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Sostieni Il Manifesto, non lasciare che chiuda. Dustin Hoffman lo sostiene, e tu?

Creato il 17 febbraio 2012 da Iannozzigiuseppe @iannozzi

Sostieni Il Manifesto
Non lasciare che chiuda

Dustin Hoffman lo sostiene, e tu?

a cura di Iannozzi Giuseppe aka King Lear

Sostieni Il Manifesto, non lasciare che chiuda. Dustin Hoffman lo sostiene, e tu?
Tagli all’editoria. L’attuale governo (che vede Mario Monti premier di un governo fintamente tecnico) ha deciso di ridurre del 50% i contributi pubblici all’editoria, per cui Il Manifesto oggi rischia di chiudere.

In un paese che si proclama libero e democratico non è tollerabile che una voce rischi di spegnersi.

Il comunicato de Il Manifesto:

«Non è un allarme. E’ una constatazione. E’ il momento più difficile della storia quarantennale de “il manifesto”. All’inizio di febbraio il ministero dello Sviluppo economico ha firmato la liquidazione coatta amministrativa della nostra cooperativa.
Se vuoi coltivare questa radice della sinistra, difenderla dall’arroganza di un potere politico che cancella i fondi dell’editoria, nega la pubblicità e lascia vivere solo i grandi editori allora devi fare tre cose.
1. impegnati ad acquistare il giornale tutti i giorni.

2. iscriviti alla nostra pagina facebook (http://www.facebook.com/ilmanifesto). Se non lo trovi, segnalaci se possibile l’edicola in cui ti servi abitualmente in modo da rifornirla meglio.

3. Se invece sei già un nostro lettore/lettrice abituale ti preghiamo, per un mese, di
comprarne due copie. Regala il giornale a chi ancora non lo conosce, informa altri media e associazioni di questa iniziativa, fallo leggere a chi ha smesso di farlo, lascialo sull’autobus, in fabbrica, in ufficio o al bar prima di andare al lavoro.

Non sono richieste impossibili: si tratta di un gesto politico forte e di affetto per il nostro vostro giornale. Solo un referendum dal basso potrà decidere il futuro di questa testata e della sua storia. Il 28 aprile vogliamo festeggiare insieme non il nostro funerale ma il nostro quarantunesimo compleanno.

il collettivo del manifesto»

Benedetto Vecchi, membro del comitato di redazione, al Corriere della Sera: “La messa in liquidazione coatta è una procedura obbligata, ma non staremo a guardare. Nonostante la ristrutturazione operata e i tagli al personale, non riusciamo ad andare avanti senza una parte costitutiva del nostro bilancio, i fondi per l’editoria”.
Il direttore Valentino Parlato: “Dobbiamo collaborare con il commissario per cercare di incrementare le vendite prima dello scioglimento della cooperativa”.

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www.ilmanifesto.it

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