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Stati uniti e scandinavia dicono stop al carbone

Creato il 09 settembre 2013 da Rossellagrenci
Dossier-carbone In un comunicato congiunto, Stati Uniti e Paesi Scandinavi – Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia e Svezia – hanno annunciato l’intenzione di porre fine ai finanziamenti di nuove centrali a carbone all’estero, tranne che in circostanze eccezionali. Per il WWF un segnale importante che contribuisce a rafforzare il crescente allontanamento globale dal carbone, la fonte di energia più obsoleta e inquinante. I cinque Paesi scandinavi si sono uniti agli Stati Uniti nell’adottare questa posizione pubblica, rafforzando la tendenza crescente tra i maggiori finanziatori e donatori nel spostare gli investimenti dai combustibili fossili alla transizione verso l’energia pulita e rinnovabile.  Per Mariagrazia Midulla, responsabile Clima e Energia del WWF Italia, dopo i passi attuati da questi Paesi, dalla Banca Mondiale e più recentemente dalla Banca Europea per gli Investimenti, è ora che altre grandi istituzioni seguano l’esempio. “Agire è estremamente necessario e dobbiamo farlo adesso, ce lo dice la comunità scientifica con estrema chiarezza. Come WWF, ci appelliamo alle istituzioni finanziarie – sia pubbliche che private – perché impegnino 40 miliardi di dollari in nuovi investimenti nell’energia rinnovabile entro il giugno 2014, e perché pongano termine agli investimenti in combustibili fossili, puntando a una vera ed equa transizione” ha dichiarato Midulla.  “E’ evidente che molti Governi e imprenditori hanno difficoltà a cogliere il livello di allarme che viene dalla comunità scientifica e a trasformalo in azione. Eppure in ballo c’è la civilizzazione umana e il Pianeta come lo conosciamo. Più ritardiamo un’azione reale, più costoso e più difficile sarà l’affrontare il cambiamento climatico in atto. Oggi abbiamo ancora l’opportunità di trarne dei benefici, in termine di energia e di condizioni di vita. Ma le soluzioni che abbiamo a disposizione, l’efficienza energetica e le energie rinnovabili, devono diffondersi il più rapidamente possibile su scala globale” ha detto Midulla del WWF. In questi giorni anche la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS/EBRD) sta considerando la propria posizione sugli investimenti in tutti i tipi di energia, compreso il carbone.  “Chiediamo alla BERS/EBRD di diventare fossil free e mettere fine ai finanziamenti per i combustibili fossili. La BERS/EBRD deve aumentare i propri investimenti in energia rinnovabile e sostenibile perché, come i leader dei cinque Paesi Scandinavi e gli Stati Uniti hanno detto nella dichiarazione di ieri, ‘il cambiamento climatico è una delle principali sfide della nostra futura crescita economica e del nostro benessere” ha detto Midulla. Il WWF si appella anche agli stessi paesi scandinavi per attuare un cambiamento nei propri investimenti nazionali, che sono sostanziali. I Fondi Sovrani della Norvegia sono i maggiori del mondo, e vedono investimenti in carbone e petrolio con emissioni equivalenti a più di 108 volte le emissioni della Norvegia stessa. Anche la Svezia deve compiere lo stesso cambiamento rispetto ai propri fondi pensione (AP-fonderna), visto che gran parte degli investimenti energetici va oggi al carbone, petrolio e gas. L’annuncio di questi paesi evidenzia anche una possibile svolta nella volontà politica, in vista dei negoziati internazionali che si terranno a novembre in Polonia. “Sarà vitale fare concreti passi avanti nei prossimi negoziati sul clima delle nazioni unite perché il cambiamento climatico sta arrivando al limite critico” ha concluso Midulla. Ricordiamoci che
  • Il carbone è il combustibile fossile più inquinante e pericoloso che ci sia.
  • È il peggior nemico per il clima perché è il responsabile del 43% delle emissioni di gas serra mondiali.
  • È il più pericoloso per la salute perché svariati studi scientifici ci confermano che causa malattie cardiache e respiratorie, cancro, ictus e minaccia addirittura i feti ai primi stadi evolutivi.
http://stopcarbone.wwf.it/

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