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Stop tesseramento dalla commissione congressuale Pd

Creato il 08 novembre 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online

La commissione congressuale del Pd ha deciso lo stop al tesseramento dall'11 al 24 novembre. Ora la decisione spetta ai membri della Direzione nazionale. Stop tesseramento. Questo è stato il parere della Commissione per il Congresso del Partito Democratico, che deciso di sospendere l’erogazione delle tessere dall’11 al 24 novembre. Ogni membro della Direzione nazionale del Pd riceverà quindi un avviso con la proposta di modifica del regolamento congressuale. La decisione infatti dovrà prenderla proprio la Direzione nazionale, ma è chiaro che lo stop tesseramento sarà la strada da seguire per smorzare le polemiche in seguito ai tesseramenti e ai congressi di dubbia trasparenza che hanno funestato questa prima stagione congressuale del Partito Democratico. Stop tesseramento che incontra l’appoggio di Gianni Cuperlo, il primo a tirare fuori la vicenda, che dopo un colloquio con il segretario Pd Guglielmo Epifani ha dichiarato: “dobbiamo dare un segnale” e ha sollecitato lo stop tesseramento già a partire da lunedì. Anche l’atro competitor Matteo Renzi, sindaco di Firenze, ha appoggiato la questione, nonostante le perplessità sui mandanti delle dubbie vicende, che hanno coinvolto alcune federazioni e diversi circoli sparsi in tutta Italia. Matteo Renzi ha deciso di appoggiare lo stop tesseramento, anche se inizialmente era contrario per evitare, come ha detto lui stesso, di essere invischiato in un’altra polemica sulle regole. E ribadisce quello che aveva detto prima dell’inizio della fase congressuale: “sono stato l’unico a dire: facciamo direttamente le primarie, lasciamo dopo la partita dei congressi locali e degli iscritti. Mi ero raccomandato. Ci sono posti dove il Pd non fa il tesseramento da due anni. Volete che non succedano pasticci?” Un segnale di riavvicinamento tra i due, quindi, dopo le polemiche degli scorsi giorni, ma lo stop tesseramento ha suscitato le rimostranze degli altri due candidati alla segreteria nazionale del Partito Democratico, Gianni Pittella e Pippo Civati. Entrambi, infatti, si sono opposti al blocco del tesseramento e Civati si è scagliato contro Zoggia, che ha definito il caos del tesseramento opera di qualche “ras di provincia”. Pronta la replica di Civati, parlando da Radio 24: “è scandaloso dire così: o i nostri candidati sono dei deficienti, oppure dovrebbero conoscere i loro sostenitori a livello locale”.


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