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Storicità di Gesù e mass media

Da Salvoc
Storicità di Gesù e mass media Il professore di Religione del Liceo che frequentavo ci ripeteva spesso una frase che mi è rimasta impressa: “se qualcuno afferma che l’esistenza di Gesù non è provata storicamente lo potete considerare un ignorante”.
Quasi tutti gli storici sono propensi ad affermare che Gesù è veramente esistito. Infatti oltre alle fonti cristiane quali i Vangeli, di cui quello di Marco può essere considerato il più antico e il più vicino ai tempi descritti (1), le lettere di Paolo di Tarso, e di Pietro, e di Giovanni e Giacomo, questi ultimi tre testimoni diretti, esistono anche molte fonti non cristiane e quindi ‘neutrali’ in cui vengono citati più o meno direttamente Gesù e i Cristiani. Tacito parla di Ponzio Pilato e della condanna a morte di Cristo (2), e ci sono altri cenni relativi ai cristiani e a Gesù reperibili negli scritti di Plinio il Giovane, Giuseppe Flavio (3) e Svetonio. E lo stesso Talmud babilonese ebraico parla in maniera ostile di Gesù, confermandone così la storicità (4).
Fra l’altro l’esistenza di uno dei personaggi chiave della vicenda, e cioè di Ponzio Pilato, oltre che dalla citazione di Tacito è stata dimostrata  anche dalla cosiddetta “iscrizione di Pilato”, un blocco di pietra rinvenuto dagli archeologi nel 1961 a Cesarea Marittima  e conservata nel museo ebraico di Gerusalemme.
Eppure, nonostante tutte queste prove, ci sono ancora persone che sostengono che Gesù Cristo sarebbe un personaggio inventato, anche se pochi in verità; sono però molti di più quelli che pur credendo nella sua esistenza propalano notizie inventate sulla sua vita, ritenendo magari più degno di fede uno scritto del 5° secolo anziché i Vangeli. E in questo trovano una cassa di risonanza non indifferente nei mass media.
Infatti qualche mese fa si è scatenato un putiferio mediatico con la notizia della pubblicazione di un libro in cui si parlava della scoperta in un documento eccezionale e sorprendente, di un passo che asseriva che Gesù era stato sposato con la Maddalena e che addirittura aveva avuto anche dei figli. Peccato che non veniva messo molto in risalto che il documento, noto da tempo, era stato scritto 5 secoli dopo Cristo e che la maggior parte degli studiosi hanno sempre guardato con sospetto ritenendolo privo di vero valore storico (un esempio del lancio della notizia su diversi giornali on-line può essere travato qui e qui e ancora qui).
Trattando del Cristianesimo si è spesso cercato di confondere le acque con trovate pseudo scientifiche come quella propalata tempo fa dalla BBC che pubblicò con incredibile battage mediatico la ‘vera immagine di Gesù’. Quella immagine era evidentemente un falso infatti si presentava un uomo col naso grosso e i capelli corti, e la faccia rotonda più simile a quella dell’uomo primitivo, del tutto differente rispetto all’immagine tradizionale con i capelli lunghi e la faccia magra che tutti hanno del vero Gesù Nazareno. Evidentemente l’iniziativa aveva l’intenzione di dissacrare l’immagine di Cristo, deludere i credenti instillando in loro il dubbio e non riconoscere l’autenticità della Sindone. E a proposito di quest’ultima, quanta disinformazione su di essa. Si batte spesso e volentieri il tasto sul fatto che sarebbe stato dimostrato dall’analisi al carbonio che sarebbe un falso e si tace sulle incredibili vicende che hanno portato a quei risultati, ormai visti con molto sospetto se non con nessuna credibilità dal mondo scientifico più serio, e di cui ho anche parlato in un precedente post.
Inoltre spesso vengono create ad arte bufale mediatiche come quella ultima in ordine di tempo in cui un giornale on line satirico ha inventato di sana pianta una storia su un presunto ritrovamento negli archivi vaticani di un documento che sembrava confermare  l’esistenza di Gesù  e che poteva anche essere ritenuta  la prima e verace testimonianza  oculare ‘indipendente’, perché non proveniente da fonte cristiana ‘interessata’, di  un miracolo fatto da Cristo e non raccontato nei Vangeli, la resurrezione di un bambino nato morto.
Ebbene in un primo momento molti giornali on line seri, come questo, ci sono cascati e io stesso devo dire che ci avevo creduto, proponendomi di scrivere prima o poi un post sull’argomento!
Ora dico, questi ‘buontemponi’ che scherzano in maniera così irriverente con il Cristianesimo e i sentimenti dei cristiani, farebbero mai la stessa cosa con altre Religioni? Ad esempio con i mussulmani e l’Islam? La risposta potete darla voi stessi, ed è ovviamente negativa. Facile fare i bulli con quelli che si ripromettono i amare i propri nemici e di non vendicarsi!
E come la mettiamo fra l’altro col poco risalto dato alle nuove persecuzioni dei cristiani in alcuni paesi di islamismo radicale che purtroppo stanno accadendo sempre più spesso in questi ultimi tempi?
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Note
(1) Esiste il frammento del vangelo di Marco in un pariro rinvenuto nelle grotte di Qumran  e che daterebbe la stesura di tale vangelo verso il 50 d.C, cioè pochi anni dopo la morte di Gesù e prima della distruzione di Gerusalemme, che renderebbe degno di credibilità tale vangelo in quanto in quel periodo molti testimoni oculari dei fatti erano in vita.
(2) « Il fondatore di questa setta, il Cristo, aveva avuto il supplizio sotto il regno di Tiberio, per ordine del procuratore Ponzio Pilato. Momentaneamente repressa, la funesta superstizione si scatenò di nuovo non soltanto nella Giudea, culla del male, ma in Roma stessa »
(Tacito, Annali, XV, 44, tratto da Wikipedia)
(3) «In questo tempo viveva un uomo saggio che si chiamava Gesù, e la sua condotta era irreprensibile, ed era conosciuto come un uomo virtuoso. E molti fra i Giudei e le altre nazioni divennero suoi discepoli. Pilato lo condannò a essere crocifisso e morire. E quelli che erano divenuti suoi discepoli non abbandonarono la propria lealtà per lui. Essi raccontarono che egli era apparso loro tre giorni dopo la sua crocifissione, e che egli era vivo. Di conseguenza essi credevano che egli fosse il Messia, di cui i Profeti avevano raccontato le meraviglie». »
(Traduzione di Shlomo Pines, citata da J.D. Crossan delle “Antichità giudaiche” di Giuseppe Flavio,  riportato da Wikipedia)
(4) « ...Alla vigilia della Pasqua [ebraica], Yeshua fu appeso. Per quaranta giorni prima dell'esecuzione, un araldo gridava "Egli sta per essere lapidato perché ha praticato la stregoneria e ha condotto Israele verso l'apostasia. Chiunque sappia qualcosa a sua discolpa venga e difenda il suo operato". Poiché nessuna testimonianza fu mai portata in suo favore, egli fu appeso alla vigilia della Pasqua. »
(Soncino Babylonian Talmud, editor I. Epstein, Tractate Sanhedrin, folio 43a, London, Soncino Press, 1935-1948, riportato da Wikipedia)

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