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Striscia l’ipocrisia

Da Marypinagiuliaalessiafabiana

Striscia l’ipocrisia

Dal video che vedete Striscia la Notizia ha creato una rubrica intitolata “svelate”, una sorta di “nuovi mostri” sulla mercificazione femminile. A presentarla sono le due Veline più parlanti e vestite che mai.

Le due Veline sembrano due robottini, parlano come fossero automi. E’ evidente che si sono studiate un copione a memoria, con tutto il tempo che Ricci le ha tenute mute  avrano pur imparato a memoria qualcosa!

La rubrica rivolge l’attacco alla stampa e ai giornali come la Repubblica e l’Espresso.

Questo invece è uno dei più recenti stacchetti. In occasione della sua battaglia ipocrita Ricci ha vestito le Veline.

Fino ad un mese fa le due simpatiche Veline erano così:

Striscia l’ipocrisia

Tette in vista e inquadrature ginecologiche.

Striscia l’ipocrisia

Come se un po di stoffa in più serva per restituirle (o restituirci) la dignità dopo 22 lunghi anni di svilimento. Se Striscia vuole censurare tutti i video presenti su Youtube per cancellare agli italiani la memoria lo può pure fare ma non serve a nulla. Le donne (e gli uomini)  italiani hanno la memoria lunga.

Queste Veline sono cresciute con queste immagini tanto da permetterle di aspirare a sculettare nel tg satirico convinte che quella fosse danza.

 La televisione ha manipolato le giovani generazioni atal punto di indurle ad ambire a sculettare in uno studio piccolo piccolo come questo:

Striscia l’ipocrisia

Perchè in tv sembra tutto grande, tutto bello.

In Italia anzichè essere condannato, il sessimo viene pure  premiato.  ovvio che il premio non si rivolge alla presenza delle due Veline ma a tutto il tg satirico inclusi anche gli stacchetti. Non è una coincidenza se Ricci si sia voluto far bello nel periodo di questa manifestazione.

Antonio Ricci esporta il tg satirico all’estero, in Bulgaria con la versione Gospodari na Efira.

Striscia l’ipocrisia

Striscia l’ipocrisia

E hanno importato proprio tutto: studio identico (c’è pura una conduttrice bionda) e perfino i nostri stereotipi sessisti. La Bulgaria sta al 50° posto nel Global Gender Gap, non potevano trovare Paese migliore per concedegli largo uso di stereotipi sessisti seppur messi molto meglio di noi, al 74° posto.

Ora avrà una scusa in più per dire: lo fanno pure all’estero.



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