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Su Twitter sciopero benzina dal 15 settembre

Creato il 31 agosto 2012 da Lebarricate @gaetano_rizza

Su Twitter sciopero benzina dal 15 settembre
LA RETE SI RIBELLA
Su Twitter Cesare Maria Ortis del gruppo #noitaliani, spesso ospite della trasmissione televisiva L’Ultima parola, ha lanciato in un tweet (140 caratteri) l’idea di uno sciopero di protesta contro il caro benzina.
Dal primo tweet, che era il seguente:
1) “Mi domando perkè i cittadini ke si lamentano non siano in grado di rifiutarsi TUTTI INSIEME di fare rifornimento x 15giorni dal 1 al 15 sett”
succede che:
2) Nasce un confronto acceso su Twitter tanto da entrare nei TT raggiungendo la 3 posizione (nonostante il tema del calcio e la partita)
3) Il dibattito è ancora aperto con ashtag #norifornimento
4) Le tre proposte nate dalla discussione e su cui si deciderà entro il 15 settembre sono:

a) No rifornimento per 8gg

b) No rifornimento per 15gg

c) Evitare tutti di rifornirsi da ENI per 30 gg
quindi si può ancora partecipare alla scelta della modalità più efficace.
Il 1° tweet è stato immediatamente raccolto da noi di IL CRONISTA che abbiamo condiviso l’idea e l’abbiamo subito appoggiata mettendo a disposizione questo giornal-blog per potere spiegare meglio, piuttosto che in soli 140 caratteri, la causa, le finalità e le modalità di questa protesta.
Sulla causa penso che in molti sappiamo quale sia: il prezzo della benzina che miete record su record giornalieri. Ormai ha superato i due euro al litro che sono quattromilalire del vecchio conio. Se consideriamo che ormai un litro di questo prodotto è aumentato di più del doppio dagli anni novanta e che, nello stesso tempo, gli stipendi e le pensioni non sono aumentate in egual modo, ma anzi hanno perso in continuazione il loro potere d’acquisto è facile comprendere come la situazione ormai sia sfuggita di mano alla classe dirigente, industriale e politica italiana, che nel frattempo, come se niente fosse, continua a spendere e sperperare energie alle spalle dei lavoratori, dei pensionati, dei pensionati post-datati (senza stipendio nè pensione), delle madri di famiglia a cui è stata molto inopinatamente anche a loro aumentata l’età per poter percepire la pensione, a causa delle manovre varie che ci sono state calate tra capo e collo dall’oggi al domani da parte di questi dirigenti del mondo economico-sociale.
Se consideriamo inoltre che la benzina è solo uno dei tanti prodotti che ormai sono diventati oro, quindi di impossibile acquisto per i comuni cittadini (non così per quanto riguarda le categorie citate prima e altre categorie che si possono accomunare nell’espressione “Casta”), noi cittadini pensiamo che sì, va bene, aspettare le elezioni politiche per tentare di cambiare le cose mettendole più a favore dei cittadini (e noi di IL CRONISTA abbiamo un’idea molto chiara di cosa dovremo fare a questo proposito), ma pensiamo anche che non è possibile, fin da ora, continuare a far fare quello che vogliono a quella massa di castaioli incapaci di amministrare la cosa pubblica e capaci di amministrare esclusivamente la “cosa loro”.
Da qui lo sciopero proclamato da noi, con l’ausilio del Social Network Twitter.
Finalità è quella di far vedere a tutto il mondo che uniti i cittadini possono causare uno tzunami, quindi di poter decidere – questa volta noi – una drastica riduzione del prezzo della benzina, per poi continuare ad esercitare la sovranità (che ci è stata tolta) con queste proteste partecipate dalla maggior parte possibile di cittadini, settore per settore, servizio per servizio.
Modalità:
Non usufruire dei distributori di carburante, quindi non fare benzina, per una settimana o per 15 giorni dal 15 al 30 settembre.

Di conseguenza sarebbe buona cosa in quel periodo non utilizzare l’auto quand’anche ci fosse ancora benzina nei serbatoi, all’infuori, naturalmente, di casi di forza maggiore in cui non se ne può fare assolutamente a meno.

Solo così possiamo fare sapere che esistiamo e che non possono fare a meno di considerarci o considerarci solo come mere mucche da spremere anche continuando a darci sempre meno mangime.

Allora siamo d’accordo:

Dal giono 15 settembre gli utilizzatori di Twitter che sono d’accordo con questa iniziativa non faremo più benzina per una o due settimane (dipenderà da quello che verrà deciso nella discussione alla quale siete invitati a partecipare, sia qui, che su Twitter utilizzando l’hashtag #norifornimento).
Nel frattempo ognuno informerà parenti, colleghi, amici, conoscenti, per ottenere l’adesione della maggior parte dei cittadini.

E VEDIAMO SE TWITTER FUNZIONA SOLO PER LE RIVOLUZIONI DEI PAESI MEDIORIENTALI E DEL NORD-AFRICA O FUNZIONA ANCHE NELLA “CIVILE” EUROPA ESPORTATRICE DI DEMOCRAZIA QUANDO IL CULO è QUELLO DEGLI ALTRI!

Fate girare questo articolo!

IL CRONISTA
(Su Twitter @gaetano_rizza)
Cesare Maria Ortis (Su Twitter @CesareOrtis)


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