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Successi della ricerca italiana: staminali del liquido amniotico come embrionali

Creato il 16 luglio 2012 da Conservazionecordoneombelicale @SorgenteSalute

Successi della ricerca italiana: staminali del liquido amniotico come embrionali

Due ricercatori veneti riescono a ricavare staminali pluripotenti, come quelle embrionali, dalle cellule staminali contenute nel liquido amniotico. Fondamentale passo avanti della medicina rigenerativa.

Le cellule staminali embrionali, come spiegato, hanno la caratteristica di essere pluripotenti ma provocano, quando prelevate, la morte dell’embrione che le contiene. Questa loro caratteristica ha da tempo fatto scattare un acceso dibattito etico riguardo il loro utilizzo che ha visto alcuni Paesi, come l’Italia, vietare la ricerca scientifica sugli embrioni, consentita invece in Paesi come Inghilterra, Olanda o Spagna. Due ricercatori veneti sono però riusciti in un fondamentale passo avanti che porterebbe alla disponibilità di cellule staminali pluripotenti, proprio come quelle embrionali, senza però il fardello delle problematiche etiche.

La padovana Mara Canazi e il trevigiano Paolo De Coppi hanno infatti messo a punto un metodo per attribuire alle staminali del liquido amniotico le stesse proprietà della staminali embrionali. De Coppi lavora da anni nel campo delle staminali e già nel 2007 balzò agli onori della cronaca proprio per avereindividuato questo nuovo tipo di staminali, le cellule staminali del liquido amniotico. Oggi il ricercatore e primario del Great Ormond Street Hospital di Londra è tiuscito a riprogammare queste stesse staminali coltivandole in vitro con un particolare reagente chimico (acido valproico) in grado di modificare la struttura del Dna.

Lo studio, condotto con la collaborazione dei ricercatori dell’Imperial College di Londra, è stato pubblicato sulla rivista scientifica “Molecular Therapy”. Si tratta di un grosso passo avanti della medicina rigenerativa, che potrebbe anche portare alla possibilità di correggere anomalie genetiche del feto direttamente all’interno del grembo materno, come spiega il professor De Coppi: “Stiamo lavorando alla possibilità di generare organi e tessuti in modo da essere in grado di riparare malformazioni congenite, generalmente diagnosticate nel corso la gravidanza. Riuscire a generare cellule staminali pluripotenti dal liquido che circonda il feto durante la gravidanza è un importante progresso in questo senso”.

Fonte immagine: Novartis AG


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