Magazine Cucina

Taglionini dell'Unità d'Italia: aglio olio e peperoncino

Da Sbargigli
Taglionini dell'Unità d'Italia: aglio olio e peperoncino
Con il suo sapore intenso, la pasta con aglio olio e peperoncino è uno dei primi piatti italiani più semplici e rapidi da preparare ma che, per essere fatto a regola d'arte, come tutti i piatti semplici, richiede un bilanciamento ed un equilibrio perfetto tra gli ingredienti che ne fanno parte. La ricetta che poterò oggi è una pasta all'aglio olio e peperoncino in tutti i sensi perchè sarà composta da 3 impasti a base di aglio, peperoncino e prezzemolo condita con dei pomodorini e olio. Ringrazio lo chef del gambero rosso, Davide Mazza, che tiene il corso che sto frequentando per avermi illuminata con questa fantastica ricetta!!
PASTA ALL'AGLIO 600 gr di farina 00 400 gr di semola 5 uova 100 gr di aglio bollito e frullato (l'aglio va sbollentato per togliere il principio attivo e quindi il sapore forte) Taglionini dell'Unità d'Italia: aglio olio e peperoncinoPASTA AL PREZZEMOLO (per 1 Kg) 600 gr di farina 00 400gr di semola di grano duro 6 uova intere 300 gr circa di prezzemolo fresco
Taglionini dell'Unità d'Italia: aglio olio e peperoncinoPASTA AL PEPERONCINO 500 gr di farina 00 400 gr di semola 30 gr di peperoncino in polvere (se vogliamo colorare ancora di più aggiungiamo un pò di concentrato di pomodoro) 9 uova
Taglionini dell'Unità d'Italia: aglio olio e peperoncino
Taglionini dell'Unità d'Italia: aglio olio e peperoncino
Una volta preparati gli impasti vanno fatti riposare nella pellicola un'oretta in frigorifero ed una volta tagliata la pasta è sempre meglio farla seccare un pò a temperatura ambiente coprendola con un pò di semola. La pasta cuoce in pochi minuti e verrà condita con un condimento semplicissimo in modo da lasciare intatto il fantastico sapore della pasta. Faccio rosolare un pò di aglio (senza anima) con olio, metto i gambi di prezzemolo. Salto la pasta in padella per farla mantecare e metto un pò di prezzemolo fresco ed i pomodorini a pezzi. Lo sapevate che l'aglio....? Sebbene a causa dell’odore intenso solitamente l’aglio non sia considerato uno degli ingredienti più adatti per una cena romantica, a questo bulbo dall’aroma intenso vengono attribuite straordinarie virtù afrodisiache sin dai tempi più antichi.Nell’antica India, ad esempio, l’aglio era considerato un afrodisiaco talmente potente da essere interdetto a monaci, giovani donne e vedove per evitare che cadessero in tentazione e anche nei secoli successivi in ogni parte del mondo è stato considerato in grado di accendere la passione in chiunque lo ingerisse in grandi quantità.Non bastassero le qualità afrodisiache, in passato all’aglio sono state attribuite straordinarie proprietà mediche, al punto che nel mondo classico, in Grecia soprattutto, era considerato quasi una panacea, ma anche nei secoli successivi rimase uno degli ingredienti principali della farmacopea.Proprio alle sue proprietà antisettiche è legato un episodio avvenuto in Francia, a Marsiglia, all’inizio del XVIII secolo. In quei giorni nella città francese s’era diffusa una pestilenza di straordinaria virulenza, tanto che la maggior parte della popolazione della città venne contagiata. Al contagio risultavano però immuni quattro malviventi che si aggiravano tra le vittime con l’intento di depredarle.Una volta catturati questi raccontarono di come si nutrissero, a causa della povertà, quasi esclusivamente a base di pane ed aglio. Immediatamente i medici del tempo ricollegarono la loro resistenza alla malattia alla loro dieta e ne vollero sperimentare immediatamente l’efficacia nella prevenzione del contagio.Questa prassi diede risultati talmente prodigiosi che si diffuse rapidamente in tutto il mondo come “la ricetta dei quattro ladroni”.
Lo sapevate che il prezzemolo? Pare che il prezzemolo fosse noto già nell'antichità e che i Greci lo utilizzassero non come aroma, ma come decorazione per tombe, aiuole e principalmente per i suoi poteri terapeutici : un vero toccasana, sembra, contro i disturbi dei reni, della vescica e contro il mal di denti. I Romani, invece, lo utilizzavano essenzialmente in cucina e per confezionare ghirlande per gli ospiti dei banchetti. I vicini dei Romani, gli Etruschi, consideravano il prezzemolo una pianta dalle proprietà magiche e per questo ne facevano unguenti miracolosi. Per la sua particolarità di essere utilizzato praticamente ovunque, il prezzemolo è stato lo spunto per il famoso detto : "essere ovunque come il prezzemolo". Sembra poi che nell'antichità le madri adoperavano il prezzemolo per esortare i bambini pigri a lavarsi le orecchie dicendo che altrimenti vi sarebbe cresciuto.Addirittuta in Toscana i vecchi contadini raccomandavano di non trapiantarlo in casa perché altrimenti vi sarebbe morto qualcuno entro un anno. E guai a sradicarlo, neppure per trapiantarlo, perché, così facendo, si sarebbe permesso al diavolo di entrare nel giardino.Il prezzemolo era una pianta capace di predire l’ avvenire. In Mugello se ne gettava una pianticina nel camino, di una persona defunta, se usciva fumo bianco, l’ anima era volata in paradiso, se grigio, in purgatorio, infine, se nero, in inferno.Nelle campagne si diceva che per abortire, le ragazze inghiottivano una forte quantità di prezzemolo con il rischio di avvelenarsi.

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :