TENNIS - Fed Cup, 1a giornata, Italia-Usa 1-1: Errani in scioltezza, Barazzutti non pervenuto.

Che l'incontro di Fed Cup Italia-Usa si svolga sulla terra rossa indoor arrangiata del Palavela è un omaggio alla leadership di Sara Errani e uno schiaffo al gioco d'attacco della Vinci, e in effetti sul campo tutto ciò si è visto. Perchè se la Errani è stata rapida e brava nel portare il punto dell'1-0 contro la numero 2 yankee, l'esordiente Hampton, male è andata Roberta Vinci contro quel carrarmato della Lepchenko, una che tira forte ma che si sposta male sul laterale. Ebbene la tarantina ha impostato tutto il match palleggiando da fondo, cosa che il suo gioco sì talentuoso ma leggero, non le permette. Poche discese a rete, poco serve and volley (che è il suo pane, anche sul lento) ma un solo schema, rovescio liftato sul diritto arrotato della naturalizzata americana, a cui non è parso vero di comandare gli schemi. E la Vinci spesso è stata dietro ad inseguire la velocità della pallina altrui. Ci si chiede che ci stia a fare Barazzutti in panchina o peggio ancora se è stato lui a dettare una tattica così suicida; in entrambi i casi, che non abbia consigliato o che abbia consigliato male, oggi dal cittì azzurro ci aspetteremmo le dimissioni immediate perchè non si è vista la Vinci numero 16 del mondo. Mai una smorzata (tranne negli ultimi due giochi, ma era tardi), pochissime discese a rete, dietro alla linea di fondo come se fosse una pallettara. Cose da pazzi! E' molto facile fare il capitano di Fed Cup con la numero 7 del mondo sulla sua superficie che non con una attaccante. Adesso la gara è in salita; domani alle 13.30 la Errani cerca il pun to del 2-1 contro la Lepchenko, a seguire Vinci-Hampton e, eventualmente, il doppio finale Vinci-Errani, numero 1 del mondo.