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Terra dei fuochi, interviene il Governo. Ecco le novità

Creato il 06 dicembre 2013 da Makinsud
Terra dei fuochi, interviene il Governo. Ecco le novità

terra dei fuochiControlli a tappeto su tutto il territorio e introduzione del reato di combustione dei rifuti. Sono queste le principali novità introdotte dal decreto “Terra dei Fuochi” approvato dal Consiglio dei ministri.
Per la prima volta le istituzioni affrontano l’emergenza della Terra dei Fuochi” è stato il commento del presidente del Consiglio, Enrico Letta, subito dopo l’approvazione del decreto.

Tanti anni, sicuramente troppi, ci sono voluti per far intervenire le istituzioni su una materia in cui c’è in ballo la vita di migliaia di persone. Ci voleva un decreto forte e, almeno nelle intenzioni, quello approvato sembra esserlo. È stato introdotto, per la prima volta, nell’ordinamento giuridico italiano, il reato di combustione dei rifiuti e, entro 150 giorni, saranno controllati tutti i terreni, coltivati e non, presenti sul territorio casertano.
Inoltre, se non sarà consentito alle autorità giudiziarie il controllo dei terreni, questi rischiano di essere catalogati come “aree no-food”. Seicento milioni è, invece, la somma stanziata per le bonifiche, che si aggiunge ai 300 già destinati alla Regione Campania.

Abbiamo scelto di intervenire con un decreto per recuperare il tempo perduto” ha proseguito Letta, visibilmente soddisfatto, “è una risposta senza precedenti, per contrastare un’emergenza che si è protratta per troppi anni. Le nostre proposte mirano alla salvaguardia ambientale e sanitaria e al conseguente rilancio economico dell’intero territorio. E’ normale che il primo tema che dovevamo affrontare era quello della salute delle persone“.
Il ministro De Girolamo è stata la prima a dare la notizia dell’approvazione del decreto, tramite il suo profilo Twitter: “Quello di oggi è il punto di inizio di una nuova Campania, una Campania dove la legalità sarà il primo valore applicato“.

Don Maurizio Patriciello, parroco di Caivano e simbolo della lotta per la Terra dei Fuochi, avverte: “Ben venga la repressione,ma quello che serve subito è la mappatura delle terre inquinate. Servono interventi a monte, che riescano a fermare gli sversamenti abusivi di rifiuti illegali provenienti da tutto il territorio italiano“.
Sulla stessa linea di pensiero anche Raffaele Cantone, giudice della Corte di Cassazione: “Sono d’accordo sulla repressione e sulla prevenzione, ma ora occorre che le istituzioni facciano chiarezza sui livelli di inquinamento odierni di quei territori“.


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