Magazine Cinema

The Imitation Game – La recensione dal BFI 2014

Creato il 09 ottobre 2014 da Oggialcinemanet @oggialcinema

Il giudizio di Katya Marletta

Summary:

The Imitation Game – Nelle sale cinematografiche italiane dal 1º gennaio 2015

La frase chiave del film: “Sometimes it is the people who no one imagines anything of, who do the things that no one can imagine” – “Alcune volte a fare le cose più inimmaginabili sono le persone che nessuno immaginerebbe mai”.

La Trama

The Imitation Game - Poster
Sono i giorni più bui della seconda guerra mondiale, il Governo della Gran Bretagna assume le sue menti migliori per decifrare i messaggi dei nemici, così da poterne anticipare gli attacchi. Il difficile compito di violare i cifrari tedeschi, creati mediante la macchina Enigma, viene affidato al matematico Alan Turing (Benedict Cumberbatch), genio della crittoanalisi e della logica. Ben presto al rigido e narcisista di Turing si affiancherà un gruppo di giovani studiosi, insieme ai quali perfezionerà le tecniche per realizzerà una macchina (che lui la chiama Christopher in ricordo del suo amore giovanile) per decodificare Enigma. Tra le menti di questi giovani geni della matematica emerge quello della bella Joan Clarke, interpretata da Keira Knightly. Joan aiuta Turing a trovare un modo per risolvere i codice, e anche per socializzare con il resto del gruppo. I due legano molto e trascorrono tanto tempo insieme, non tardò ad arrivare la proposta di matrimonio. Nel frattempo la misteriosa personalità del prof. Turing incuriosisce le autorità britanniche che credendolo una spia infiltrata iniziano una serrata indagine nei suoi confronti. Indagini che porteranno a ben altra scoperta, infatti verrà alla luce la sua omosessualità che, nella Gran Bretagna dell’epoca, era un reato perseguito penalmente con la castrazione chimica. Turing decide di non portare più avanti la messinscena del fidanzamento con Joan che, suo malgrado avrebbe proseguito. Con il matrimonio lei avrebbe potuto affrancarsi dalla famiglia e proseguito i suo lavoro da scienziata. Ma l’inflessibile prof. Turing decide di andare avanti per la sua strada da solo, con tutto ciò che di drammatico accadrà.

La Recensione

The Imitation Game - Poster
Ispirato alla storia vera di Alan Turing, il matematico, logico e crittoanalista inglese, “The Imitation Game” con Benedict Cumberbatch e Keira Knightley, è un biopic molto speciale. E’ più dell’adattamento cinematografico della vita di uno degli eroi “non celebrati” dalla Gran Bretagna e dei più grandi innovatori del mondo (è stato il pioniere della moderna informatica e del pc); 113 minuti di film raccontano infatti con estremo realismo uno spaccato dell’epoca, quello della seconda guerra mondiale e delle sue macchinose e feroci regole.

Il regista norvegese Morten Tyldum (Buddy 2003; Fallen Angel 2008; Headhunters 2011), è riuscito a rendere semplice la complessità della storia, sviluppando film in strati, come fosse un fiore, i cui petali si schiudono agli occhi dello spettatore, uno alla volta, mantenendone sempre lo stesso intenso profumo. Ad ogni scena arriva la forza delle emozioni, sia quando queste nascono da un risata spontanea sia quando sopraggiungono dopo un momento drammatico, mantenendo così il ritmo del film sempre alto e avvincente. La grandezza del lungometraggio di Tyldum è racchiusa essenzialmente nelle pieghe delle sue diverse linee di racconto, parallele o intersecanti, in perfetto equilibrio tra il tema morale, politico, storico e sociale. Temi analizzati dal punto di vista particolare e universale supportati da un finissimo lavoro di scrittura. L’omosessualità repressa, la condanna sociale e politica, l’emancipazione della donna, il genio, la follia degli illuminati della Guerra, l’omissione, il suicidio, in “The Imitation Game” c’è tutto questo, e altro. Così le emozioni del giovane e timido Alan Turing, innamorato di un suo compagno di classe, diventano un momento catartico intriso di poesia. La linea drammatica del Turing adulto impreziosisce i momenti più leggeri, dall’autentico british humor, mischiandosi magistralmente agli attimi al cardiopalma della corsa contro il tempo. Sebbene la natura del film sia soprattutto il dramma non distorce l’elemento “humor”, che s’innesca perfettamente nel racconto portando in scena un Cumberbatch strepitoso, che con i suoi tempi comici, i tic e i comportamenti da vita ad un personaggio assolutamente perfetto. Brava Knightly, all’altezza di questo ruolo nuovo e inatteso che funziona molto bene al fianco del Turing di Cumberbatch. Non trascurabile l’accuratezza dei personaggi del resto del preziosissimo cast composto dagli attori Matthew Goode, Mark Strong, Charles Dance, Allen Leech e Matthew Beard.

Da Londra
Katya Marletta per Oggialcinema.net


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :