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Torta al Latte Caldo - Hot Milk Sponge Cake

Da Lauradv @antroalchimista
Torta al Latte Caldo - Hot Milk Sponge Cake
Una ricetta “furbissima” trovata da lei: la torta al latte caldo. Provata, riprovata e fatta già diverse volte perché è una torta che piace! Sembra una sofficissima e profumata torta paradiso e si presta molto bene ad essere farcita con una delicata crema di latte. Il segreto di questa torta leggerissima, ma nel contempo così gradevolmente compatta che tanto ricorda, come texture, la cotton cake? Il latte bollente unito all’impasto montato. Provate e sappiatemi dire!
Curiosità: sapete perché il latte è bianco? Perché alcune sostanze contenute nel latte riflettono la luce anziché assorbirla. E sapete perché si forma la pellicina sul latte bollito? Perché c’è un’interazione tra la caseina e i proteso-peptoni (sostanze azotate presenti nel siero), tale interazione è del tutto normale e la pellicina non pregiudica assolutamente la qualità del latte.
Torta al Latte Caldo – Hot Milk Sponge Cake dal blog Araba Felice in Cucina ricetta tratta da “The Cake Book” di Tish Boyle
Ingredienti per uno stampo da 22 cm
3 uova medie a temperatura ambiente
170 g di zucchero
170 g di farina 00 (per l'Antro Molino Rossetto)
8 g di lievito per dolci
un pizzico di sale
120 ml di latte fresco intero
60 g di burro
una bacca di vaniglia
Inoltre
Zucchero a velo
Preparazione 
Preriscaldare il forno a 175°. Montare con le fruste elettriche le uova intere con lo zucchero per cinque minuti di orologio. Intanto mettere latte e burro insieme alla bacca di vaniglia sul fuoco e far arrivare ad ebollizione, quindi spegnere. Unire con una spatola e con delicatezza farina, sale e lievito setacciati  al composto di uova. Unire subito il composto di latte caldo sempre usando la spatola. Versare immediatamente nella teglia foderata con carta forno e cuocere in forno preriscaldato a 175 gradi per circa mezz'ora. Servire la torta a temperatura ambiente, spolverata con zucchero a velo.
Pillole di enologia: i vini rosati
Ci sono differenti sistemi per produrre vini rosati. Quello maggiormente utilizzato prevede una breve macerazione della vinacce nella parte liquida del mosto. Un’alternativa è quella di utilizzare uve a bacca rossa poco pigmentate e povere in tannini, oppure di mescolare in uvaggio uve rosse e bianche. Quello che invece non si può assolutamente fare è mescolare vino rosso e vino bianco!!! Le caratteristiche organolettiche dei vini rosati sono più simili a quelle dei vini bianchi che non ai vini rossi. In generale, i vini rosati, devono essere bevuti giovani proprio per apprezzare al massimo le loro tonalità di colore, i profumi delicati e fragranti e la freschezza dei sapori.
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