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Tra le ultime riflessioni dell’anno e gli auguri per il nuovo

Da Maxdejavu

TRA LE ULTIME RIFLESSIONI DELL’ANNO E GLI AUGURI PER IL NUOVOThe last but not least.
Nemmeno io farò un resoconto natalizio.
Vorrei giusto soffermarmi su una riflessione, non un giudizio, riguardo ad alcuni aspetti del moderno natale o per meglio dire, della vita moderna.
Girando per parenti e amici, soprattutto per parenti, ho avuto modo di constatare le nuove dinamiche sociali che uniscono il branco di cuginetti.
Ricordo che quando ero piccolo, il massimo della libidine era correre per il cortile di mia nonna, giocare a nascondino nelle cento e più stanze della loro casa, giocare a carte, disegnare e passare le ore ad osservare l’immenso albero di Natale che addobbavano nel maestoso salone o come sarebbe meglio definirlo, la stanza per impressionare i nuovi ospiti.

Qualche giorno fa, invece, e torno a marcare che la mia è una semplice riflessione e non un giudizio (vivi e lascia vivere) ho avuto modo di incontrare dai Bisnonni Dejavù, l’orda dei miei piccoli cuginetti (da 8 a 14 anni) raccolti in cerchio, con lo sguardo basso come ad osservare un morto schiantato per terra.
In realtà il morto schiantato non c’era ma dopo una più accorta osservazione, ho potuto notare che la loro attenzione era rapita da Tablets e Videogames.
Come un branco di zombie giocavano e smanettavano su i videogames mostrando a quello alla propria destra il nuovo record raggiunto. Gli altri con i Tablet saltavano da Fb a Google per passare a Twitter con una abilità e una maestria degna di un cecchino.

Non c’era contatto tra loro, non c’era coesione. Non c’era un vero gioco. O forse c’era e non me ne potevo rendere conto in quanto proveniente da una diversa epoca generazionale.
E’ assurdo pensare che 100 anni fa, 20 anni di differenza tra due persone erano una inezia mentre ora, con il galoppare della tecnologia, 20 anni sono quasi un’eternità.
Ricordo da piccolo che adoravo stare all’aria aperta, salire sugli alberi e chiamare quelli che dal basso ringhiavano inferociti chiedendomi di scendere. Ricordo che adoravo andare in bicicletta e farmi comprare il pane con la mortadella da mio padre. Ricordo che gli chiedevo di comprarmi i modellini di auto della bburago.
Ora non voglio dire che questi bambini non lo facciano o non adorino stare al parco, penso solo che i videogames ed internet stiano fuorviando le attenzioni delle giovani leve o perlopiù li stanno distogliendo dalle loro priorità infantili.

Mi chiedo se tra qualche anno, anche noi, stanchi sotto le continue picconate e richieste dei Nani, cederemo inesorabili al loro sviluppo tecnologico!!! Signore, non voglio nemmeno pensarci.

Fortunatamente a rincuorarci, abbiamo anche altri esempi.
Qualcuno ha chiesto per Natale un planetario fichissimo, che proietta le stelle e le costellazioni sul soffitto. Un altro una sveglia ad acqua per svegliarsi la mattina e una serra ed un orto per studiare la nascita e lo sviluppo delle piante. Un altro ancora per Natale ha ricevuto tutta la saga (6 libri mattone) del “Il Regno di Ga’Hoole”. Non immaginate però dei piccoli Nerds perchè poi, anche loro usano internet (monitorati dai genitori), fanno sport e il w.e. escono in montagna per fare trekking!

E’ evidente dunque, che tra noi e i nostri piccoli nanetti ci sia ancora margine di trattativa. E che ovviamente, figli della loro epoca cerchino sempre di fregarci o lasciarsi trasportare dalla moda del momento, come del resto facevamo noi.

Detto ciò, che Zio ce la mandi Bona!

Tanti auguri di Buon Anno a tutti voi, lettori nuovi e vecchi.
Lettori coatti che ci seguite silenti, speranzosi di non essere monitorati.
Lettori che premono su “non mi piace” ma non hanno il coraggio di presentarsi e confrontarsi!
Lettori futuri.
Parenti e Amici.
Lettori che ci commentano e ci danno voglia di scrivere ancora un nuovo post.
Lettori che non ci commentano ma ci contattano per parlare dei nostri post, dandoci voglia di scriverne altri!

Tanti auguri per un nuovo Anno spumeggiante con la speranza che comunque vada, sarà uno Spettacolo!!!

FAMIGLIA DEJAVU’


Filed under: Follia collettiva

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