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Tra morte e religione: quando e' disumano pagare qualsiasi prezzo

Creato il 02 gennaio 2011 da Alessandro @AleTrasforini
L'ennesima strage di cristiani si è consumata nella notte di Capodanno, davanti alla "Chiesa dei Santi" nel quartiere di Sidi Bishr ad Alessandria d'Egitto. Per colpa di un kamikaze fattosi esplodere all'interno di un'autovettura, si contano 21 morti ed oltre 40 feriti tra tutti quelli che uscivano dall'edificio al termine delle celebrazioni di fine anno.
Al di là di qualunque giudizio e qualunque colpa, il massimo comune denominatore di queste stragi viene fatto coincidere con temi quali integralismo e fondamentalismo.
A prescindere da qualsiasi religione e da qualsiasi fede possibile, sono troppo spesso gli atteggiamenti disgraziati delle persone a fare le differenze.
Dietro alle minacce di Al Qaeda avvenute nei confronti di attentati verso i fedeli copto-ortodossi, si può celare qualsiasi motivo o ragione. Se avverranno rivendicazioni è prematuro dirlo; ciò che più conta è che dal vero Islam siano arrivate dichiarazioni pesanti e fondate:
"Nessuna religione approva questo crimine, soprattutto l'Islam che chiede la protezione della vita, dell'onore e dei beni dei non musulmani." è l'opinione emessa dal Partito dei Fratelli Musulmani.
Nel discorso tenuto ieri in occasione della Giornata Mondiale per la Pace, anche Benedetto XVI ha espressamente condannato l'accaduto nella tradizionale omelia:
"[...] L'umanità non può mostrarsi rassegnata alla forza negativa dell'egoismo e della violenza. Non deve fare l'abitudine a conflitti che provocano vittime e emettono a rischio il futuro dei popoli. Di fronte alle minacciose tensioni del momento, di fronte specialmente alle discriminazioni, ai soprusi ed alle intolleranze religiose, che oggi colpiscono in modo particolare i cristiani, ancora una volta rivolgo il pressante invito a non cedere allo sconforto ed alla rassegnazione. [...]"
La chiave per assicurare pace e speranza all'umanità passa anche (o soprattuto, nds) per la piena riconoscenza delle libertà e delle fedi religiose. Come poter assicurare però maggior credito alle possibilità di avere più protezione per quella vita e per tutti quei beni che l'Islam stesso ritiene alla base dei propri valori fondamentali? Si potrebbe, forse, credere più nell'uomo e lottare appieno per estirpare i pericolosi virus dell'integralismo e del fondamentalismo?
Condizionale d'obbligo, in quanto queste distorsioni minano in prima istanza le umanità che gli stessi credo religiosi. Qualcuno, forse non a torto, ha sostenuto che tutte le religioni sono un modo come un altro per guardare ad un insondabile tutto:
"La mia religione consiste in una umile ammirazione dello spirito superiore ed infinito, il quale si rivela nei dettagli minuti che riusciamo a percepire con le nostre menti fragili e deboli. Ecco la mia idea di Dio, la convinzione profondamente emotiva della presenza di una razionalità suprema che si rivela nell'universo incomprensibile."
E' questo, secondo Albert Einstein, il nucleo di un'idea divina capace di andare oltre qualsiasi fede umanamente comprensibile. Delitti ed omicidi per causa religiosa rendono, ancora di più, pieno demerito a quell'idea di bene assoluto che il divino deve (o dovrebbe, nds) rappresentare appieno.
La fede, interpretando un'umana esigenza di causa incausata, dovrebbe avere il medesimo scopo di perseguire ed inseguire un bene assoluto? Di pari passo, emerge prepotente la necessità di perseguire un bene unico all'insegna di quella religiosità cosmica che dovrebbe, oggi più che mai, unire e non dividere il genere umano. Allo stesso modo, ed altrettanto a giusta ragione, si può affermare che la colpa di gesti come questi risiede esclusivamente nella testa e nel cuore delle persone:
"Il valore morale di un uomo non si misura sulla base delle sue credenze religiose ma piuttosto sugli impulsi emotivi che ha ricevuto dalla natura durante la sua vita."
La colpa più grande, dunque, è ancora una volta degli uomini.
Di pari passo, forse, agli uomini di buona anima e di grande consapevolezza è assegnato il compito di rispolverare pagine di Storia da temi oscuri come questi.
Secondo criteri radicalmente nuovi, appunto.
TRA MORTE E RELIGIONE: QUANDO E' DISUMANO PAGARE QUALSIASI PREZZO

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