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Traffico Internazionale di Armi da Guerra e Stupefacenti, arrestati 30 italiani.

Creato il 18 settembre 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online

Si conclude oggi e bene l‘operazione ‘Cassiopea’, un’indagine iniziata nel 2011 e che ha visto coinvolti 120 uomini dei corpi di Polizia di Nuoro, Sassari e Brescia nell’emissione di provvedimenti verso 28 uomini di orgine italiana, rumena e albanese e nell’indagine nei confronti di altri 30 uomini.

Il vicequestore aggiunto Fausto Mustaro ha diretto l’intera operazione, individuando un traffico di proprozioni gigantesche incentrato su droga, armi e banconote false che aveva come scenario l’Italia e l’Albania e smantellando un traffico di stupefacenti divenuto una vera e propria ragnatela che comprendeva tutto il nord-est sardo.

Gli uomini, accusati dei reati di acquisto e traffico internazionale di stupefacenti, traffico e trasporto illecito d’armi da guerra e dentenzione ai fini di spaccio di droga e di euro falsi, sarebbero un sassarese e sei albanesi – adesso in carcere per volere del Giudice per le Indagini Preliminari di Nuoro – sei nuoresi pregiudicati, tra cui due donne, che al momento si trovano agli arresti domiciliari e due in obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.

Gli indagati si muovevano nella provinvcia di Nuoro e nel nord della Sardegna divisi in due gruppi differenti e indipendenti che facevano capo ad un solo bacino dal quale prelevare la droga, quest’ultimo situato in Albania.

Attraverso l’uso di furgoni dotati di comparti nascosti e di doppio fondo, transitavano tranquillamente in gran parte del Nord Italia coprendo in particolare le regioni dell’Emilia Romagna e della Lombardia per poi sbarcare al porto di Olbia dove ad attendere il cargo si trovava il pregiudicato, attualmente in stato di fermo in Romania, proveniente da Loiri Porto San Paolo, provincia di Olbia. L’uomo aveva il compito di distribuire ai piccoli spacciatori della regione sarda ciò che la polizia ha documentato come un giro di affari per milioni di euro e decine di kg di cocaina, hashish e marijuana.

Dei sei albanesi, un uomo era il tramite attraverso il quale in Sardedgna sbarcavano Kalashnikov, fucili Ak-47 da guerra ed eroina insieme a grossi quantitativi di banconote contraffatte.

A dirigere l’inchiesta il sostituto procuratore Andrea Schirra, che aveva dato il via nel 2011 in seguito all’arresto a Nuoro di due uomini colti in fragranza di reato in quanto portavano con se più di due kg di hashish.

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