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Un caso di meningite batterica, di cosa si tratta?

Creato il 21 ottobre 2013 da Antonioriccipv @antonioricci

La meningite è una malattia acuta caratterizzata dall’infiammazione delle meningi.

Le meningi sono tre “foglietti” di rivestimento che avvolgono il cervello e il midollo spinale.

E’ è una malattia relativamente poco frequente, più frequente durante l’inverno.

In Italia vengono segnalati circa 800 casi l’anno in tutta la popolazione. Si tratta di malattie più frequenti nel primo anno di vita e che diventano progressivamente più rare con l’aumentare dell’età.

La meningite è una malattia acuta caratterizzata dall’infiammazione delle meningi. Le meningi sono tre “foglietti” di rivestimento che avvolgono il cervello e il midollo spinale. E’ è una malattia relativamente poco frequente, più frequente durante l’inverno. In Italia vengono segnalati circa 800 casi l’anno in tutta la popolazione. Si tratta di malattie più frequenti nel primo anno di vita e che diventano progressivamente più rare con l’aumentare dell’età. La meningite può essere causata da  batteri, virus, funghi o parassiti. Quella causata da virus è più frequente e di solito meno grave.   La meningite batterica è più grave e può in alcuni rari casi provocare la morte o danni permanenti.  Chiunque può contrarre la meningite, ma questa malattia è più frequente nei bambini dei primi anni di vita e nelle persone che hanno malattie gravi del sistema immunitario o non hanno la milza. I batteri che causano più frequentemente la meningite sono nei neonati Streptococco di gruppo B Escherichia coli Listeria monocytogenes Nei lattanti e nei bambini più grandi: Streptococcus pneumoniae (SP) o Pneumococco  Neisseria meningitidis (NM) o Meningococco.  Haemophilus influenzae tipo b (Hib) o Emofilo.  Emofilo più frequente nel primo anno di vita, provoca ormai raramente la meningite perché la vaccinazione estesa ne ha quasi annullato la circolazione.  Le meningiti non sono particolarmente contagiose. L’infezione viene trasmessa da una persona a un’altra attraverso le goccioline di saliva che possono essere disperse con la tosse, con gli starnuti o mentre si parla. Perché il contagio avvenga è comunque necessario essere a contatto stretto e prolungato con la persona infetta. I sintomi con cui può presentarsi la meningite sono numerosi e tra questi i più frequenti sono: febbre alta dolore al collo o rigidità del collo mal di testa vomito sonnolenza convulsioni fontanella anteriore rigonfia nei lattanti. Nei lattanti e nei piccoli bambini, la meningite può manifestarsi, soprattutto nelle fasi iniziali, con sintomi più sfumati come inappetenza, irritabilità e febbricola. Un bambino con sintomi sospetti di meningite deve essere visitato al più presto da un medico che, qualora confermi il sospetto, invierà il paziente al Pronto Soccorso pediatrico più vicino. Il progresso nelle terapie mediche è stato notevole, la meningite oggi si cura molto bene, rarissimamente può ancora oggi lasciare un certo numero di danni permanenti come sordità, epilessia, paralisi, ritardo neuropsicomotorio. Oltre alla visita e ad alcuni esami del sangue per fare la diagnosi è necessario prelevare alcune gocce di liquido cerebrospinale che è il liquido che circola nelle meningi.   Il liquido cerebrospinale si ottiene tramite la puntura lombare che viene  praticata per mezzo di un ago speciale introdotto, dopo anestesia locale, nella parte bassa della schiena attraverso la colonna vertebrale. Le meningiti batteriche devono essere trattate con un antibiotico che va somministrato per via endovenosa in ambiente ospedaliero. Tanto più precoce è il trattamento, tanto maggiori sono le probabilità che il trattamento abbia successo e che la malattia guarisca senza esiti. In caso di contatto stretto e prolungato con una persona affetta da meningite batterica è indicata la somministrazione di un antibiotico. Gli antibiotici hanno un’efficacia elevata e immediata per la prevenzione di ulteriori casi.  A seconda del tipo di meningite, il medico prescriverà l’antibiotico più adatto. La vaccinazione rappresenta il modo più efficace per prevenire le meningiti batteriche.  Esistono in commercio vaccini contro ognuno dei tre batteri più frequentemente in causa nelle meningiti: Il vaccino coniugato contro l’Haemophilus influenzae tipo b, che viene ormai somministrato di routine a tutti i bambini che iniziano il ciclo vaccinale, fin dai 60 giorni di vita.  Questo vaccino è infatti incluso nel vaccino esavalente che viene abitualmente utilizzato nel primo anno di vita. Il vaccino contro lo Pneumococco è un vaccino in grado di proteggere contro i 7 tipi di Pneumococco più diffusi (vaccino eptavalente coniugato).  Questi 7 tipi (chiamati sierotipi) causano dal 70 all’80% delle meningiti da pneumococco. Il vaccino coniugato contro il Meningococco è diretto contro il tipo C.  Questo sierotipo causa dal 30 al 50% delle meningiti da meningococco. Molte Regioni offrono i vaccini contro pneumococco e meningococco gratuitamente o con un ticket e con calendari che prevedono la vaccinazione nei primi mesi di vita e talvolta nel secondo anno. E’ verosimile che l’offerta di queste vaccinazioni venga presto resa omogenea su tutto il territorio nazionale. I vaccini, di cui disponiamo, sono in grado di prevenire la maggior parte delle meningiti ma non tutte

La meningite può essere causata da  batteri, virus, funghi o parassiti. Quella causata da virus è più frequente e di solito meno grave.

La meningite batterica è più grave e può in alcuni rari casi provocare la morte o danni permanenti.

Chiunque può contrarre la meningite, ma questa malattia è più frequente nei bambini dei primi anni di vita e nelle persone che hanno malattie gravi del sistema immunitario o non hanno la milza.

I batteri che causano più frequentemente la meningite sono nei neonati

Streptococco di gruppo B

Escherichia coli

Listeria monocytogenes

Nei lattanti e nei bambini più grandi:

Streptococcus pneumoniae (SP) o Pneumococco

Neisseria meningitidis (NM) o Meningococco.

Haemophilus influenzae tipo b (Hib) o Emofilo.

Emofilo più frequente nel primo anno di vita, provoca ormai raramente la meningite perché la vaccinazione estesa ne ha quasi annullato la circolazione.

Le meningiti non sono particolarmente contagiose.

L’infezione viene trasmessa da una persona a un’altra attraverso le goccioline di saliva che possono essere disperse con la tosse, con gli starnuti o mentre si parla. Perché il contagio avvenga è comunque necessario essere a contatto stretto e prolungato con la persona infetta.

I sintomi con cui può presentarsi la meningite sono numerosi e tra questi i più frequenti sono:

febbre alta

dolore al collo o rigidità del collo

mal di testa

vomito

sonnolenza

convulsioni

fontanella anteriore rigonfia nei lattanti.

Nei lattanti e nei piccoli bambini, la meningite può manifestarsi, soprattutto nelle fasi iniziali, con sintomi più sfumati come inappetenza, irritabilità e febbricola.

Un bambino con sintomi sospetti di meningite deve essere visitato al più presto da un medico che, qualora confermi il sospetto, invierà il paziente al Pronto Soccorso pediatrico più vicino.

Il progresso nelle terapie mediche è stato notevole, la meningite oggi si cura molto bene, rarissimamente può ancora oggi lasciare un certo numero di danni permanenti come sordità, epilessia, paralisi, ritardo neuropsicomotorio.

Oltre alla visita e ad alcuni esami del sangue per fare la diagnosi è necessario prelevare alcune gocce di liquido cerebrospinale che è il liquido che circola nelle meningi.

Il liquido cerebrospinale si ottiene tramite la puntura lombare che viene  praticata per mezzo di un ago speciale introdotto, dopo anestesia locale, nella parte bassa della schiena attraverso la colonna vertebrale.

Le meningiti batteriche devono essere trattate con un antibiotico che va somministrato per via endovenosa in ambiente ospedaliero.

Tanto più precoce è il trattamento, tanto maggiori sono le probabilità che il trattamento abbia successo e che la malattia guarisca senza esiti.

In caso di contatto stretto e prolungato con una persona affetta da meningite batterica è indicata la somministrazione di un antibiotico. Gli antibiotici hanno un’efficacia elevata e immediata per la prevenzione di ulteriori casi.

A seconda del tipo di meningite, il medico prescriverà l’antibiotico più adatto.

La vaccinazione rappresenta il modo più efficace per prevenire le meningiti batteriche.

Esistono in commercio vaccini contro ognuno dei tre batteri più frequentemente in causa nelle meningiti:

Il vaccino coniugato contro l’Haemophilus influenzae tipo b, che viene ormai somministrato di routine a tutti i bambini che iniziano il ciclo vaccinale, fin dai 60 giorni di vita.

Questo vaccino è infatti incluso nel vaccino esavalente che viene abitualmente utilizzato nel primo anno di vita.

Il vaccino contro lo Pneumococco è un vaccino in grado di proteggere contro i 7 tipi di Pneumococco più diffusi (vaccino eptavalente coniugato).

Questi 7 tipi (chiamati sierotipi) causano dal 70 all’80% delle meningiti da pneumococco.

Il vaccino coniugato contro il Meningococco è diretto contro il tipo C.

Questo sierotipo causa dal 30 al 50% delle meningiti da meningococco.

Molte Regioni offrono i vaccini contro pneumococco e meningococco gratuitamente o con un ticket e con calendari che prevedono la vaccinazione nei primi mesi di vita e talvolta nel secondo anno. E’ verosimile che l’offerta di queste vaccinazioni venga presto resa omogenea su tutto il territorio nazionale.

I vaccini, di cui disponiamo, sono in grado di prevenire la maggior parte delle meningiti ma non tutte



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