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Un delitto (quasi) perfetto….

Creato il 30 maggio 2012 da Sidast

UN DELITTO (QUASI) PERFETTO….

L’Azienda Siciliana Trasporti spa sta per essere assassinata da un folto gruppo di mandanti ed esecutori che hanno ideato un delitto (quasi) perfetto che intendono realizzare a qualsiasi costo….

 

Si tratta di personaggi dalle menti raffinatissime che non si fermano davanti a nulla pur di portare a termine il loro diabolico piano teso a far “tecnicamente” fallire l’Azienda per impadronirsene, poi, con pochi spiccioli stante che la stessa, a breve, risulterà snellita in quanto a personale in carico,sgravata dalle linee non redditizie, con meno bus obsoleti mentre continuerà a godere di privilegi quali l’esclusiva del trasporto di studenti, portatori di handicap, anziani e, magari dei contributi ri ricapitalizzazione a fondo perduto….

 

Altro che servizi “sociali” e “soddisfacimento delle esigenze di mobilità delle popolazioni siciliane”…. Altro che garanzia dell’impiego per i propri dipendenti e paghe decenti per gli stessi seppure rimpinguate da prestazioni straordinarie gravose e sudate….

 

Il piano è stato ideato tanto tempo fa e, sebbene non ancora portato a termine, potrebbe rendersi concreto fra non molto a cura di chi si troverebbe a non doverne rispondere con la scusa di deliberare qualcosa di “dovuto” per “stato di necessità” e di cui non si reputerebbe responsabile.

 

Tutti coloro che si sono opposti ferocemente o anche blandamente alla “privatizzazione selvaggia” dell’Ast sono stati cacciati via dal palazzaccio di Via Caduti senza Croce, sede della Direzione Generale della Società e parliamo dell’ex Presidente del CdG Dr. Vincenzo Giambrone, dell’ex Vice Presidente Avv. Giulio Cusumano, dei componenti del Consiglio di Sorveglianza e del Consiglio di Gestione i quali, prima di essere sostituiti, non si sono spinti (e hanno fatto bene, credeteci) a ratificare definitivamente la fusione per incorporazione delle Società partecipate in Ast spa che aprirebbe la strada all’ingresso di imprenditori privati nel capitale sociale della stessa seppure con una semplice manciata di euro….

 

Pensate cosa potrebbe succedere adesso che le truppe cammellate anche se prossime alla ritirata del Governatore Lombardo hanno preso possesso dei due Consigli di Sorveglianza e di Gestione dell’Azienda: una delibera e l’operazione straordinaria andrebbe tranquillamente in porto mentre gli autori della truffa del secolo rimarrebbero fuori dall’operazione che è sicuramente illegale ma che gode di coperture ad alto livello. Parliamo dell’Ing. Emanuele Nicolosi, Direttore Generale dell’Ast che, privato di quasi tutte le deleghe proprie della funzione  rivestita, direbbe che non c’entra nulla. Parliamo del riconfermato Presidente del CdG, Prof. Dario Lo Bosco che, al limite, potrebbe pure votare contro la delibera e poi dichiarare di essere stato “messo in minoranza” per non assumersi responsabilità.  Parliamo di Antonello Montante che avrebbe dichiarato (secondo quanto riportato dalla stampa), stanco delle difficoltà frapposte all’affare,  di non volere più l’Ast nella Jonica Trasporti (sic !). Parliamo del Prof. Giovanni Pitruzzella che, da Roma, potrebbe non seguire la faccenda (che invece dovrebbe interessarlo visto il ruolo di Garante della Concorrenza ricoperto nel Governo Monti) dopo aver rilasciato un giudizio di legittimità sull’operazione sul quale non si sono ritrovati d’accordo altri eminenti Giuristi….

 

Non parliamo, poi, dei nostri valorosi sindacalisti che girano la faccia dall’altra parte e fanno finta di non sapere nulla dello scandalo in quanto, beneficiati a più non posso dalla Dirigenza aziendale, dapprima minacciano denuncie e si dichiarano contrari alla privatizzazione, salvo poi “prendere atto” della volontà aziendale e, addirittura si spingono ad auspicare l’arrivo dei “privati” perché salvino e rilancino l’Azienda e, tutto ciò, nel sano interesse dei lavoratori che pagano loro il pizzo mensile e che ancora di tali personaggi si fidano….

 

Intanto, i creduloni dell’Ast, quelli che continuano a non dare ascolto al Sidast, si ritrovano con gli stipendi pagati in ritardo, senza gli arretrati vantati, senza rinnovo dei contratti, senza la possibilità di fare prestazioni straordinarie e con la prospettiva di essere trasferiti, messi in mobilità, pensionati prematuramente se non addirittura…. Licenziati!

 

Naturalmente, ognuno è libero di suicidarsi o di attendere che (metaforicamente parlando) qualcuno provveda a ucciderlo non fisicamente, ovviamente, ma sul piano della sicurezza economica quella, cioè, che consente ad ogni lavoratore onesto di provvedere alle esigenze vitali della propria famiglia….

 

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