Magazine Diario personale

Un normale Venerdì di follia

Da Doppiogeffer @DoppioGeffer
Nemmeno il tempo di scrivere il perchè e il percome non stia più aggiornando il blog che...<<Che?>>
Che mi ritrovo qui a scrivere delle mie (dis)avventure.
Credetemi; quello che m'è accaduto oggi è al limite del normale. Ma con me, effettivamente, cosa mai può esserci di normale? Voglio dire....mi pare logico che l'unico giorno in cui mi sventuri a prendere il treno delle 7:15 per Catania il treno porti 22 minuti di ritardo. Si chiama legge di Murphy (sottotitolo: Trenitalia). Eppure il ritardo del treno è stato solo l'incipit di una lunga, stranissima, giornata.
Giunta difatti in quel di Catania con solo mezz'ora per poter esser in facoltà prima che il prof incominci la lezione, quella cosa bellissima conosciuta ai più come fato cos'ha ben pensato di fare?Ma di farmi prendere l'autobus sbagliato, è ovvio!
<<Mmh, però, ci son pochi studenti qui...>>
<<Signorina, mi scusi, quest'autobus ferma davanti il Tribunale, vero?>>
<<No signora, va al Policlinico...>><<Scusi se mi intrometto, ma guardi che ha sbagliato. Questo va al Tribunale!>>
<<Ecco perchè ho trovato subito dove sedermi!>>
Indi per cui poscia, conscia della grandissima brutta figura appena fatta, mi son alzata con fare sicuro per chiedere all'autista dove poter beccare la coincidenza con un altro autobus, quando...BOOM!L'autobus urta un altro mezzo.Nel giro di venti secondi, a seguito della frenata  e dell'urto, mi son ritrovata catapultata addosso ad un povero vecchietto intento ad obliterare il proprio biglietto. E stando alla ricostruzione dei presenti, gli ho prima pestato il piede destro e poi tirato una testata sul naso.<<Oddio!!! S'è fatto male?!>>
<<Beh, direi...>>
<<Vuole che chiami qualcuno?>>
<<No signorina, mi basta sedermi...magari lontano da lei!>><<Scusi davvero, ma non l'ho fatto volontariamente! Abbiamo tamponato... anzi, con chi diamine abbiamo tamponato?!>>Solo l'autobus in cui mi trovo io riesce a fare un piccolo frontale con la camionetta della POLIZIA PENITENZIARIA.
<<Mi scusiii, signor autista! Non è che adesso succede come nei film e i delinquenti con questa scusa evadono, ci prendono in ostaggio e poi chiedono un riscatto?! No, perchè nei film il primo a morire è l'autista!>>
<<Signora, cortesemente! Si guardi più telenovelas e meno polizieschi!>>
(ha urlato il guidatore tenendo una mano sul volante e l'altra sui gioielli di famiglia per scaramanzia).
Com'è e come non è, grazie al cielo, non ci son stati danni e la sottoscritta, ancora mezza addormentata e mezza dolorante per il volo pindarico fatto, è riuscita a beccare un altro mezzo con cui giungere in facoltà. Dove, però....
<<Ragazzi, oggi facciamo solo un'ora di lezione!>><<Ma come un'ora sola?>>
<<Ma sì, così iniziamo prima il ponte per l'Immacolata!>>
E dirlo prima no? Perciò, con i nervi a fior di pelle, finita la lezione son tornata in stazione nella speranza di beccare il treno. E lì, la fortuna; il treno c'è.
<<Ohh, almeno adesso torno a casa e mi rilasso....>>Le ultime parole famose.
[Voce al microfono]
<<Si avvisa la gentile clientela di Trenitalia che stamane sarà prevista una prova d'evacuazione. Si invita a partecipare all'esercitazione seguendo gli ausiliari con la giacca arancione e le bande fluo. Grazie.>>
Ora, sinceramente parlando; chi mai ha visto un'esercitazione di questo genere in una STAZIONE?!
Io ricordo solo quelle a scuola, dove la prof coglieva la palla al balzo per bersi un caffè senza esser disturbata! Che poi, chiamarla evacuazione...han fatto evacuare solo il binario uno e la biglietteria. Translate, noi ceto basso, noi studenti pendolari al binario 3, potevamo pure morire in questo ipotetico incendio. Ma tanto si sa, Trenitalia arriva in ritardo anche in queste cose.
Per fortuna, comunque, il treno è partito in orario sebbene a metà tragitto, una signora ha incominciato a tartassare di domande il controllore riguardo alla recente caduta di cenere vulcanica.
<<Signor Controllore! So che è caduta rina.>>
<<Mi scusi, chi è questa Rina?>>
<<RINA! R I N A! La terra da muntagna!>>
<<Ahh, sì, ne è caduta un poco verso le zone di Messina...>><<Ma allora rimarremo bloccati qui!>><<Perchè?!>><<Perchè ci sarà la strada tutta nera, e i binari non si vedono! Chi mi dice che l'autista non sbaglia binario e finiamo in faccia ad un altro treno?!>>Tra gli scongiuri dei presenti, la signora è stata educatamente mandata a fare un TSO.
<<Voi non mi credete, ma un'amica di mia cugina m'ha raccontato che succede....anzi, nella migliore delle ipotesi potrebbe accadere che il treno venga posteggiato male e che possa ripartire mentre ci sono persone che scendono perchè non c'è il freno a mano...>>
<<Signora è un treno, non una Panda!!!>>
Ormai convinta che più nulla sarebbe accaduto, mi son abbandonata ai pensieri guardando fuori dal finestrino, fino a quando...<<Nessuno sente odore di carne arrostita?>>
<<Sì, io lo sento, ma da dove viene?>>
Signori miei, solo a Catania (eravamo appena giunti alla stazione di Catania Ognina) gli autoctoni han il barbaro coraggio di organizzare un barbecue (aka: arrusti e mangia) nella trazzera fiancheggiante i binari.
Dieci auto, musica house a palla, cinque griglie con diverse tipologie di carne e trenta individui intenti a ingurgitare panini con carne di vario genere animale e non."Fa che questa giornata sia solo un brutto sogno..." ho incominciato a ripetermi.
Adesso, stando così le cose, che mai avrei potuto trovare giunta a destinazione? Un'astronave parcheggiata in doppia fila? Polifemo intento a comprare un paio d'occhiali da sole? 
Niente di tutto ciò; ho solo trovato mia madre nella giornata del sì.
<<Che ne dici se, prima di pranzare, andassimo a far shopping?>>
<<Chi sei tu? Cosa ne hai fatto di mia madre?!>>
<<Cretina che sei! Dai, andiamo che hai bisogno di un paio di pantaloni!>>
Immaginatemi; sono stanca, sudata, accaldata e con una vescica pronta a scoppiare. 
Il peggio, quando si devono provare dei pantaloni, specie se tua madre scopre Tally Weijl.
<<Vuoi guardare qui dentro?>>
<<Mamma, con questi vestiti ci posso vestire le mie vecchie Barbie..>>
<<Ok che sei ingrassata, ma avranno per certo le taglie forti qui!>>
<<Allora...punto uno: qui già una 44 rientra come "taglia forte". Punto due, ho solo una taglia in più, non dieci!>>

Incredibile ma vero, signore mie care dai fianchi burrosi come me, non solo ho avuto la fortuna di esser aiutata da una commessa gentile (e non il classico manico di scopa che ti calcola l'indice di massa corporea appena entrata)....ma ho anche comprato la bellezza di 3 PAIA di pantaloni.
<<Oh, gioia e gaudenzia! Ci entro ancora nelle loro taglie! Allora a Natale potrò strafogarmi di pistacchi e...>>
<<E poi ti porto a comprare i vestiti per le premaman.>>

Finalmente, dopo tutte le assurde peripezie a Catania e lo shopping inaspettato, son tornata a casa. Pranzo veloce, libri sul tavolo e...

E QUESTO
Un normale Venerdì di follia


Di questo passo son mezza tentata di comprare un gratta e vinci. Ma dato l'altalenarsi di sventura e fortuna, ho il terrore di vincere qualcosa e perdere il biglietto/esser investita/esser rapita/cadere di fronte a tutti.

Meglio affogarsi nei libri.

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