Archiviato (per il momento) con l’ultimo articolo, il capitolo “previdenza”, oggi voglio portare la tua attenzione su un argomento, tanto discusso quanto “distorto”: le basi di cosa (non) fare quando si fa un investimento azionario.
Sento questa necessità perché, ancora oggi, l’approccio più diffuso all’investimento azionario che riscontro nella clientela , è quello emotivo e non quello razionale. Questo, quando va bene, perché quando va male, noto con dispiacere che alcune persone sono “prigioniere” di cattive esperienze passate, spesso di amici e familiari (nemmeno le loro!!), accadute perché ci si è affidati alla pura casualità! Quasi un testa o crocie! con i propri soldi
Considerata l’importanza che attribuisco a queste poche, ma imp-ort-ant-issi-me regole, ho pensato di dividere in due articoli, il contenuto che ho preparato per te. Questa settimana, ti parlo del perché, analizzando 100 operazioni in perdita, si è perso! Quindi attento bene, escludo le operazioni in cui si guadagna perchè, in quel caso,va tutto “bene”. Perciò in quest’articolo mi do l’obiettivo di farti capire bene, cosa non devi mai fare quando vuoi investire in azioni, per non perdere (o perdere il meno possibile)!
Si, tu te lo sei mai chiesto con approccio “scrupoloso” il perché tu o i tuoi familiari, o amici avete perso denaro in borsa??
Spesso sento attribuire la “colpa” di una perdita di denaro di investimenti azionari, a tutta una serie di non molto qualificati principi, che in verità mi sembrano più delle false leggende metropolitane:
“…in borsa se c’è uno che guadagna, c’è un altro che perde…” FALSO
“…compra e tieni li i tuoi investimenti e vedrai che crescerenno sempre…” STRATEGIA DEFUNTA!
“…ho comprato il titolo “XXX” perché ci credo!…” GLI INVESTIMENTI VANNO GESTITI CON METODO, NON COME UN TIFOSO!
“…rimango investito in questo titolo fino a che non tornerà su. Due anni fa era a “YYY” (+120%)….” ASPETTA E SPERA. MAGARI I TUOI FIGLI…
Potrei continuare per un bel pezzo, perché in 20 anni, ne ho sentite di tutti i colori. Senza parlare a dei trader professionisti e, nel pieno obiettivo “editoriale” di questo blog, voglio darti poche, essenziali e semplici regole da seguire. Ovvio che nei fatti, sono molto importanti, “ingredienti” come l’esperienza, la tolleranza al rischio, l’entità del proprio patrimonio, la diversificazione, ecc. ecc.
Considerato anche il periodo natalizio,appena trascorso, quando penso a operazioni in borsa, mi viene in mente il film “Una poltrona per due”. Classica pellicola riproposta in chiaro di solito a Natale, in cui Dan Aykroyd, un esilarante Eddie Murphy e una splendida (lasciamelo dire) Jamie Lee Curtis, interpretano un divertentissimo “cult” sul mondo di Wall Street in “salsa agro-dolce”. Pellicola del 1983 diretta magistralmente da un certo Sig. Landis!
Facciamo una scommessa: tra poche righe, ti elencherò le 3 scelte principali che possono determinare un risultato negativo, in un investimento azionario. Ebbene, quando ti capiterà una persona super-negativa (scottata!!!) dal mondo azionario, tu prova a fare una delle 3 domande. Vedrai che, almeno uno di questi comportamenti, sarà stato adottato
1) Mai investire in pochi titoli (magari italiani). Scegliere di puntare tutto il proprio “asset” azionario su pochi titoli, del nostro paese, significa puntare su pochi cavalli, che gareggiano in un circuito “minore”. La nostra economia e il nostro mercato finanziario, sono molto malconci e “piccoli”. A meno che non ci siano elementi oggettivi, che ti portano a concentrare su pochi “temi” di investimento, mai, mai, mai allocare la parte del proprio patrimonio destinata all’azionariato su pochi titoli. Se propri non riesci a rispettare questa sensatissima e semplice regola (perché non ti trattieni, poi?) vai sul mercato più efficiente e grande al mondo: il NYSE americano. Domanda per i tuoi “amici” con cui abbiamo scommesso è: “…scusa, hai forse investito in pochi titoli oppure hai diversificato con un fondo o indici?…”
3) Mai “dimenticarsi” di consolidare i guadagni: mai aspettare a vendere! Questa è la parte più complicata: quando uscire? quando disinvestire? quando portare a casa i frutti per cui si è seminato con tanta cura? Nel mio lavoro è la parte più complicata, causa la progressiva crescita di velocità dei cicli economici, l’instabilità strutturale che il mercato sta attraversando, è molto complesso realizzare delle buone strategie di “uscita”. Un conto è questo, e un conto è…non avere proprio alcuna strategia! Moltissimi risparmiatori che evitano i primi due errori, cadono nel terzo. Anche chi ha mantenuto l’investimento per periodi significativi spesso non ha sfruttato il/i rialzi di borsa. Bisogna perciò ricordarsi che, quando si è in un periodo di espansione economico positivo (e gli indicatori per saperlo ci sono…), è meglio realizzare i guadagni, liquidando il proprio investimento. Non aspettare, magari per avidità o pigrizia…che salga ancora!!! Perché? Se inizia la fase di depressione poi, i tuoi guadagni sai cosa diventano? perditeeeeeee! Ricorda il mercato finanziario, come l’economia, ha dei cicli che si ripetono in modo alternato: crisi, crescita, crisi, crescita e via cosi…Domanda “…ora stai perdendo, ma in questi anni ci sono stati anche periodi di forte guadagno e crescita, non hai venduto forse?…” qui rischiate che vi ci mandino…
Direi che è tutto. Ora non rimane che esortarti a lasciare un commento
La prossima settimana ti spiegherò cosa fare per avere risultati positivi.
ciao!
Pacman
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Snake