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Vabeh, facciamoci del male. La metropolitana di Mosca

Creato il 12 settembre 2013 da Romafaschifo
Vabeh, facciamoci del male. La metropolitana di Mosca
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Vabeh, facciamoci del male. La metropolitana di Mosca
Vabeh, facciamoci del male. La metropolitana di Mosca Buongiorno a tutti, sono da poco tornato da un viaggio a Mosca e volevo parlarvi dell'ottima rete di trasporti della città e,in particolare,della metropolitana. La rete ha 12 linee (di cui una circolare), circa 300 km di binari e 182 stazioni, con frequenze dei treni variabile tra i 30 e i 60 secondi a seconda dell'orario. Le stazioni sono grandiose, quasi monumentali, molto pulite  e con scale mobili veloci e dalla lunghezza talvolta impressionante. L'affollamento delle stazioni è notevole, ma ciononostante  quello che colpisce è l’efficienza e il controllo da parte del personale: gli agenti di stazione (davvero numerosi), infatti, controllano sia gli ingressi che le uscite, rimanendo quasi sempre all’esterno dei loro gabbiotti e pronti a intervenire a ogni evenienza. I varchi normalmente sono aperti,  ma se uno prova a fare il furbo e a passare senza obliterare il biglietto, suona l’allarme, il tornello si chiude e  interviene immediatamente l’addetto che invita l’abusivo di turno ad accomodarsi fuori (anche se mi è capitato di vedere qualcuno riuscire a passare senza essere fermato, ma i casi si contano sicuramente sulla punta delle dita). L’unica vera difficoltà è costituita dai nomi delle stazioni, scritti in cirillico e orientarsi non è così intuitivo: chiedere agli addetti,infatti, il più delle volte è un’impresa difficoltosa poiché a Mosca a parlare l’inglese sono veramente in pochi. In ogni caso per spostarsi da un punto all'altro di Mosca, che è una città veramente estesa,  ci si impiega meno tempo che raggiungere la stazione della metropolitana dalla quale si inizia il viaggio. Le stazioni sono ben pattugliate dalla polizia, con agenti sia in divisa che in borghese: c'è effettivamente un'allerta terrorismo, ma comunque la loro presenza è anche un deterrente contro la microcriminalità. Mi ha colpito particolarmente il gabbiotto con l’addetto alle scale mobili, presente in tutte le stazioni che, con i monitor, le tiene sotto controllo. A proposito di tornelli: esistono anche in tutte le stazioni dei treni regionali, dove il biglietto si timbra sia in entrata che in uscita, oltre a esserci un controllo a bordo. Nelle stazioni della metropolitana è consentito scattare foto, per cui ho potuto documentare  quello che ho visto. Un'ultima annotazione riguarda i trasporti di superficie.  Ho notato che a bordo, dietro al posto di guida, ci sono i tornelli, che si aprono dopo aver convalidato il biglietto o la tessera nelle apposite obliteratrici (tra l'altro molto simili alle nostre). Si sale solo dalla porta anteriore mostrando l'abbonamento all'autista o convalidando il biglietto. E tutti rispettano questo obbligo. A Mosca il traffico è abbastanza caotico e anche qui non mancano le macchine parcheggiate sui marciapiedi. Ma a differenza che a Roma l'attraversamento sulle strisce non è una roulette russa, le auto si fermano sempre per far passare i pedoni. E tutti i semafori, pedonali e non, sono dotati di timer che indica il tempo mancante al rosso.

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