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Vertice europeo sulla Siria. La tregua regge. La fiducia dell’Onu

Creato il 04 marzo 2016 da Retrò Online Magazine @retr_online

Reportage: Il sogno di Damasco. I giorni della tregua

Si è tenuto oggi un vertice telefonico fra alcune delle principali forze attualmente impegnate in Siria. Francia, Germania, Italia, Russia e Gran Bretagna hanno una volta ancora confermato il proprio sostegno alla soluzione promossa dalle Nazioni Unite per risolvere la questione siriana. A riferire di questo vertice e della conferma nuovamente pronunciata è lo stesso Cremlino. Nel corso del colloquio fra Putin, Hollande, Renzi e Cameron si è discusso sul futuro della Siria, che per ora vive una quasi irreale tregua dopo anni di guerra apparentemente infinita. La Russia ha inoltre riferito che la tregua siriana sta dando i risultati tanto attesi. “La Siria sta rispondendo positivamente alla tregua” ha fatto sapere il Cremlino. Il presidente francese François Hollande ha parlato di “una calma che può porre fine ad una guerra che ha portato alla morte più di 300mila civili”. Queste sono state le parole del presidente francese all’Eliseo in presenza della cancelliera tedesca, Angela Merkel. Quest’ultima è infatti arrivata a Parigi per un incontro bilaterale che si terrà la settimana prossima per affrontare la questione fra l’Unione europea e la Turchia.

Il presidente francese ha rassicurato i partecipanti al vertice di oggi sulle buone intenzioni della Francia in riferimento alla situazione siriana. “Vogliamo che gli aiuti umanitari vengano quanto prima inviati alla popolazione civile. Non possiamo certo credere di risolvere il problema interno della Siria, senza badare alle condizioni primarie dei civili”. L’affermazione di François Hollande ha ricevuto il sostegno di Russia, Germania, Italia e Gran Bretagna. “Aleppo sta vivendo oggigiorno un presente drammatico” ha ancora aggiunto il presidente francese, “Necessita quanto prima di aiuti umanitari che sappiano risollevarne le sorti”.

Intanto dall’osservatorio tedesco la cancelliera Angela Merkel ha riferito dei primi progressi nella tregua in Siria, ma ha contemporaneamente avvertito l’urgenza di avviare quanto prima un processo politico che sappia rilanciare il Paese dopo gli anni di guerra civile. Nel processo politico la cancelliera tedesca riconosce quella fase di transizione che è fondamentale per un Paese come la Siria “ferito da una guerra iniziata nel marzo del 2011 e oggi totalmente devastato”. La Germania ha così sottolineato il bisogno di sostenere l’operato di Staffan de Mistura, l’inviato dell’Onu, che attualmente sta seguendo gli sviluppi della questione in Siria. Ha inoltre evidenziato la necessità di proseguire il dialogo con la Russia, perché “in assenza di un simile dialogo la tregua siriana potrebbe facilmente svanire”.

Il vertice di stamani tra Francia, Germania, Italia, Russia e Gran Bretagna aveva l’obiettivo di produrre un aggiornamento sulla situazione di questa “nuova” Siria, che si è affacciata al mondo all’indomani della tregua indetta il 27 febbraio scorso. Sulla medesima linea del pensiero tedesco si è inserito Sergei Lavrov, il ministro degli Esteri russo, che ha ritenuto opportuno far notare come “la tregua non debba conoscere un termine, ma debba piuttosto conoscere il contemporaneo avvio di un processo politico volto ad offrire un futuro alla Siria”. Il cessate-il-fuoco dei giorni scorsi dev’essere inteso, dunque, come una fase di preparazione a quei colloqui di pace ormai prossimi. E non si può intendere la cessazione delle ostilità come una fase destinata a concludersi con una nuova stagione di guerra fratricida.

Sergei Lavrov ha messo dunque in guardia i partecipanti al vertice di oggi, affinché “i colloqui di pace non siano dati per scontati, ma siano sostenuti quotidianamente rispettando la tregua”. Le violazioni dei giorni scorsi rendono infatti assai fragile il cessate-il-fuoco, ma non minano quella fiducia delle Nazioni Unite che vedono una soluzione stabile per il futuro della Siria. “E’ vero, ci sono state delle violazioni minori da quando la tregua è stata indetta” ha riferito Staffan de Mistura, inviato dell’Onu, “ma la tregua regge ugualmente e possiamo dirci sulla strada giusta”.

Tags:aleppo,America,cremlino,damasco,de mistura,dialogo,Francia,Germania,Gran Bretagna,hollande,Italia,merkel,Nazioni Unite,ONU,pace,putin,Renzi,russia,siria,tregua,USA Next post

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