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"viaggio nella grande crisi", fra domande e perche'

Creato il 20 gennaio 2012 da Alessandro @AleTrasforini

Procedendo con lo scorrere del tempo, non sembra ancora vedersi una luce nitida dentro al tunnel.  Gli anni hanno visto una crisi sempre più presente, aggravatasi ulteriormente con l'aggressione ai debiti sovrani che stanno compromettendo l'equilibrio finanziario degli Stati ritenuti maggiormente pericolanti.  Per supplire agli 'imprevisti' (?), ogni Stato ritenuto a rischio ha dovuto ricorrere a tecnicismi governativi per assicurarsi aiuti e/o promesse di salvezza dal baratro: la (de)generata crisi ha messo in mostra una radicale debolezza dell'Europa politicamente intesa, di fronte ad un rigore economico imposto senza scampo dall'asse di 'ferro' Merkel-Sarkozy.  Sono accaduti problemi in Stati che, come Spagna ed Italia, sembrano essere troppo grandi per poter essere salvati: salvo imprevisti, però, se dovessero crollare loro finirebbe l'Europa intera.  Euro ed Europa stanno mostrando vincoli debolissimi, in quella che sembra essere la fine (morte?) di un sistema che ha retto in piedi le nostre economie per lungo tempo. L'Europa invecchia, laddove le nuove economie avanzano: l'Asia corre, a fronte di un altro continente divenuto, di nome e di fatto, veramente vecchio.  I tentativi di salvezza promossi da ogni Stato 'affetto' da questi problemi hanno cercato di coniugare parole chiave apparentemente lontanissime fra loro, con provvedimenti dotati di un'efficacia anche dubbia e controversa: stabilità e rigore per garantire credibilità, crescita economica per garantire ripresa dei consumi e degli investimenti.  Sono arrivate le agenzie di rating a 'suggerire' quali economie fossero più affidabili, affidando agli investitori la capacità di scelta fra valutazioni di AAA, A+, BBB, [ecc]. Dietro a tutti questi discorsi, continua un baratro che non riesce a vedere una luce decisa e definitiva: si è riparato all'economia facendo manovre capaci di compromettere, più o meno ipoteticamente, l'equilibrio sociale dei Paesi ritenuti già maggiormente 'a rischio'.  Si è parlato di default controllati per gli Stati più compromessi, preannunciando per l'Italia un possibile rischio di default bancario. Di fronte a tutti questi scenari, la domanda migliore sembra essere una sola: da cosa è nato tutto?  Il dramma italiano in itinere è causa solo di una classe dirigente (evidentemente) incapace o nasconde anche cause più profonde? Dietro al tracollo europeo, cosa si nasconde? A questo ed altre domande cerca di rispondere il libro digitale "Viaggio nella grande crisi - da Lehman Brothers al Governo Monti" promulgato da "La Stampa".  Tramite una serie di articoli cronologicamente progressivi si cerca di fornire una risposta a queste assolutamente lecite domande. I capi principali della discussione sono i seguenti: 
  • "Le radici della crisi: Florida, il 'paziente zero' del contagio arrivato fino a noi", di Mario Calabresi;
  • "Quando Lehman fu lasciata morire: 'Siamo tutti figli di quel weekend'", di Francesco Guerrera;
  • "I tormenti dell'Euro sotto assedio: cosa rischia un continente diviso", di Stefano Lepri;
  • "Occidente, torna a crescere: un declino che parte da lontano", di Mario Deaglio;
  • "'PIIGS', come si diventa maiali d'Europa: squilibri finanziari e acronimi umilianti", di Tonia Mastrobuoni;
  • "Salvate le banche: gli istituti di credito e le falle di Eurolandia", di Gianluca Paolucci;
  • "Tanti nani, troppe tasse, pochi giganti", di Marco Alfieri;
  • "Tra Doom e Boom: dialogo sul mondo che verrà", di Gianni Riotta.
Rimane, a fronte delle statistiche attuali, solo la capacità di investigare sul passato affinchè certi problemi non si possano più ripresentare nel futuro: ripensare un'economia nuova, costruendo un avvenire maggiormente sostenibile ed improntato alla tutela di quel capitale umano fino ad oggi troppo represso.  Per l'Italia, purtroppo, le previsioni sembrano dire che, almeno fino al 2013, non ci sarà speranza alcuna: che il 'viaggio' vero e più duro sia ancora da vivere? Ai posteri l'ardua sentenza...e dolore?


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