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Vittoria e Record

Creato il 25 aprile 2014 da Ilnazionale @ilNazionale
Sergio Maddè

Sergio Maddè

23 APRILE – L’ultima vittoria in terra bergamasca risaliva al lontano 2 marzo 2004 quando il Verona, allora guidato dal “fidato” Sergio Maddè, sconfisse l’Atalanta con un secco due a zero, firmato da Vincenzo Italiano e Papa Waigo. A due lustri di distanza ecco quindi due successi apparentemente senza alcun legame tra di loro, in realtà legati invece l’uno all’altro da un simpatico filo conduttore di nome Andrea Mandorlini. Ironia della sorte infatti, la panchina della squadra orobica, che alla fine di quel campionato sarebbe stata trionfalmente promossa in serie A, dieci anni or sono era occupata proprio dal tecnico gialloblù, che in questa occasione, se vogliamo, è riuscito in un certo senso a prendersi una piacevole “rivincita”. Album dei ricordi a parte, i tre punti ottenuti contro i nerazzurri bergamaschi rappresentano un’altra perla dello straordinario campionato gialloblù e soprattutto – anche se nessuno lo dice ma più di qualcuno lo pensa – consentono di tenere ancora aperto lo spiraglio della qualificazione all’Europa League. Il successo di Bergamo porta questa volta più di altre la firma di Andrea Mandorlini capace di preparare la partita in ogni suo minimo dettaglio e di “sorprendere” addetti ai lavori e tifosi nella scelta degli undici da mandare in campo.

Mandorlini_scossa

Andrea Mandorlini

Dopo tante settimane di attesa si è finalmente visto in campo Pillud, ultimo arrivato del recente mercato di gennaio. L’arcigno difensore argentino è stato protagonista di una prova più che positiva che lo ha visto annullare il gioiellino di casa Jack Bonaventura, senza per nulla far rimpiangere l’onnipresente Cacciatore. Complice l’assenza per squalifica di Donadel, nuova chance per Cirigliano che questa volta non ha certo sprecato l’occasione offertagli dall’allenatore. Dopo una decina di minuti di ambientamento, il giovane centrocampista argentino ha preso in mano le redini del gioco gialloblù, dimostrando finalmente quanto siano ben riposte in lui le aspettative di tutto l’ambiente. Abile mossa infine quella di “rispolverare” Donati nel ruolo per lui inusuale di interno destro, affidandogli anche la fascetta di capitano, confidando nel suo desiderio di ben figurare davanti al pubblico che lo ha visto nascere come calciatore. Il centrocampista ex-Palermo ha ripagato la fiducia del tecnico con una prestazione di assoluto spessore, arricchita anche da un gol di pregevole fattura, che ha dato il “la” alla vittoria scaligera. L’aspetto più autentico dei meriti di Mandorlini è proprio questo, quello di aver saputo anche quest’anno creare un gruppo forte e coeso, dove tutti si sentono parte integrante del progetto Verona, capaci di rispondere “presente” ogni volta che l’allenatore chiama. La fortuna poi di avere in campo due giocatori del calibro di Luca Toni – giunto al diciottesimo sigillo stagionale – e di Juan Manuel Iturbe – sabato decisamente devastante – ha poi fatto il resto, come sempre.
Con il successo esterno di Bergamo per Andrea Mandorlini è arrivato l’ennesimo record della sua fantastica avventura in riva all’Adige. Sono infatti ben quindici le vittorie in questa stagione, dato che eguaglia quello stabilito da Osvaldo Bagnoli nell’anno magico del tricolore. Ora, per riuscire ad avvicinarsi sempre più al mister della Bovisa, mancano ancora gli anni di permanenza sulla panchina gialloblù e la vittoria di un campionato. Per il primo, laddove si concretizzasse il tanto auspicato rinnovo, la distanza si potrebbe ulteriormente assottigliare mentre per il secondo, mai dire mai….

Enrico Brigi
twitter @enrico_brigi

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