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Wall Street scende ancora

Da Pukos
Wall Street scende ancora

Non solo prese di profitto

Dati macro e tensioni geopolitiche all’origine del ribasso odierno, in guadagno solo il comparto Oil. Sul Nasdaq ancora giù Amazon.

Un rimbalzino nell’ultimo quarto d’ora di contrattazione ha permesso agli indici Usa di non terminare sul minimo di giornata, ma durante tutta la seduta si erano viste solo vendite.

I dati macro non erano stati esaltanti, ma neppure disastrosi, però come compariva qualche acquirente veniva subito subissato di vendite per cui la seduta era risultata una continua discesa, prima si tornava sotto quota 16.800 punti, poi 16.750 ed infine quando ormai si era ad un soffio dai 16.700 punti ecco, come detto, il rimbalzino finale che portava l’indice Dow Jones a chiudere a quota 16.734,19 punti.

Ma andiamo a vedere innanzitutto i dati macro che, come ogni giovedì, riguardavano principalmente il mercato del lavoro, le prime richieste di sussidi alla disoccupazione sono aumentare a 317.000 unità, poco più delle attese (315.000), la media mobile delle ultime quattro settimane fa segnare il livello più basso da sette anni a questa parte.

Sotto le attese anche le vendite al dettaglio cresciute (+0,3%) meno del consenso (+0,7%).

La giornata poi è stata certamente influenzata dalle notizie provenienti dall’Iraq, ormai tutto il Medio Oriente è una polveriera e nessuno è in grado di gestire il caos, che, sarebbe bene ricordare, è stato creato proprio da noi occidentali.

Il prezzo del petrolio è così salito ai massimi degli ultimi nove mesi, il WTI ha guadagnato il 2% e si è scambiato a 106,53 dollari al barile.

L’aumento dei prezzi dell’oro nero ha pesato, come sempre, principalmente sui titoli delle compagnie aeree, molto sensibili alle variazioni del barile di greggio.

Il dollaro, invece, dopo quattro giorni in cui si è continuamente apprezzato ha avuto una battuta d’arresto tornando in area 1,355 contro l’euro. Le previsioni, però, sono per un ulteriore indebolimento della moneta unica anche alla luce delle revisioni al ribasso delle stime di crescita.

Dow Jones (-0,65%) continua a risalire Chevron (+0,74%) tornata nei pressi dei massimi storici grazie ai rincari del prezzo del greggio, recupera ancora anche Goldman Sachs (+0,32%), freccia verde infine per Intel (+0,11%).

Sul fondo un ciclico come Caterpillar (-1,88%) non può evitare prese di profitto, terzo ribasso di fila per Walt Disney (-1,79%), quindi Home Depot (-1,73%).

S&P500 (-0,71%) anche qui in vista il comparto petrolifero con Occidental Petroleum (+1,36%), seguito da Conocophillips (+1,11%), sul terzo gradino del podio Apache Corp (+0,94%).

Sul fondo Altria Group (-3,08%), prese di profitto per Walgreen (-2,95%), mentre continua l’anno no di Lowe’s Co. (-2,90%).

Nasdaq (-0,79%) torna ad essere il best perform del 2014 Keurig Green Mountain (+4,11%), a seguire Intuitive Surgical (+2,61%), quindi recupera qualcosa anche Whole Foods Market (+1,40%).

Decisamente bersagliata da prese di profitto Illumina (-3,04%), continua invece il momento difficile di Amazon (-2,77%), quindi Expedia (-2,63%).

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro


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