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Wall Street: una seduta molto particolare

Da Pukos
Wall Street: una seduta molto particolare

Crolla il dollaro

In guadagno Coca Cola, Verizon ed Exxon, in calo Cisco, Nike e McDonald’s. Vola HP, sul Nasdaq bene ancora Tesla Motors, male eBay.

Estremamente anomala la seduta di Borsa appena conclusasi a Wall Street, non veniva comunicato alcun dato macro, nessun dato societario, niente di niente, eppure … è accaduto di tutto.

La buona intonazione delle Borse asiatiche (con l’eccezione di Hong Kong) e di quelle europee che nelle prime ore di contrattazione mettevano in evidenza rialzi diffusi nonostante le non incoraggianti notizie provenienti dalla Germania, facevano presagire una seduta positiva e poco volatile per l’inizio di settimana a New York.

Ed invece è accaduto di tutto.

Partenza in territorio positivo, come nelle previsioni, ma quasi immediatamente cominciavano ad arrivare le vendite, alla chiusura delle Piazze europee, i rialzi si erano già azzerati, ma sui book continuavano a piovere i “Sell”.

Quando, al termine della mattinata newyorkese, i ribassi si sono fatti pesanti si è pensato che ormai la seduta fosse segnata e continuasse di quel passo fino al fixing.

Ed invece ecco la seconda sorpresa di giornata, inversione di tendenza e ritorno in territorio positivo, ed infine la terza sorpresa di giornata, mancava ancora un’ora e mezza abbondante al termine delle contrattazioni e le nuvole sembravano essersi diradate, ma gli indici americani non proseguivano sulla strade dei rialzi, navigavano intorno alla parità fino al termine, nei minuti finali prevalevano comunque i realizzi.

La domanda pare quindi scontata: da dove nasce questa volatilità?

L’unica risposta che mi viene spontanea è che ci avviciniamo al momento della verità, dopodomani, mercoledì 8 ottobre conosceremo le minute del FOMC e ci faremo quindi un’idea precisa su quando la Fed deciderà di procedere con l’aumento dei tassi. Nella stessa giornata avremo anche la prima trimestrale che, come di consueto, riguarderà il colosso dell’alluminio Alcoa, oggi in grande spolvero, un’eventuale partenza con handicap della stagione dei dati societari potrebbe innescare uno storno importante.

Ma al di là di queste considerazioni oggi è accaduto qualcosa di incredibile sul mercato valutario, il dollaro è crollato nei confronti di tutte le altre valute, un crollo verticale che non ha motivazioni note e, soprattutto, sembra passare inosservato sui vari media a carattere nazionale.

Raccomandiamo la massima prudenza.

Dow Jones (-0,10%) svetta Coca Cola (+1,40%) a pochissimi centesimi dal proprio record storico stabilito il 14 luglio 1998. A seguire Verizon (+0,74%), quindi Exxon (+0,64%) al terzo rimbalzo.

In calo Cisco Systems (-1,19%), stesso ribasso per Nike (-1,19%), quindi McDonald’s (-1,08%).

S&P500 (-0,16%) l’annuncio dello “sdoppiamento” di Hewlett Packard (+4,74%) fa volare il titolo, a seguire Abbott Laboratories (-1,36%) ed Occidental Petroleum (+1,17%).

Quarto ribasso di fila per eBay (-1,63%), scendono anche Anadarko Petroleum (-1,53%) e Abbvie (-1,50%).

Nasdaq (-0,47%)  vola Liberty Media (+6,36%), sale ma termina lontana dal massimo di giornata Intuitive Surgical (+2,39%), quindi la solita Tesla Motors (+2,12%)

Maglia nera a Micron Technology (-4,04%), in calo anche Sandisk (-2,67%) e Vertex Pharma (-2,61%).

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro


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