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Wc “eco-friendly”? L’Ue ci sta pensando

Creato il 03 novembre 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online
Wc “eco-friendly”? L’Ue ci sta pensando

Photo credit: daniel.julia / Flickr / CC BY-SA 2.0

Wc “eco-friendly”? Presto sapremo quanto consumeranno i nostri wc in termini di “scarico”. La commissione Europea sta lavorando in questi giorni per inserire un’etichettatura che consenta al consumatore di conoscere in anticipo quanto consumerà lo sciacquone, introducendo una sorta di “bollino ecologico” per gli scarichi più virtuosi. L’idea segue sulla falsa riga quella già introdotta sugli elettrodomestici e gli apparecchi elettronici in generale, che permette di conoscere in anticipo il consumo dell’oggetto e di stilare una classifica, con tanto di distintivo wc “eco-friendly”, per le apparecchiature più virtuose; l’etichettatura non sarà probabilmente obbligatoria, ma potrebbe diventare una consuetudine e quindi uno standard per tutte le marche che intenderanno competere in un mercato che sembra cercare sempre di più la qualità abbinata ai bassi consumi, siano essi di luce, gas o, appunto, acqua. Secondo uno studio dell’Unione Europea, se il 10% delle famiglie avesse in casa dei wc “eco-friendly”, l’Europa intera potrebbe contare su di un risparmio di circa 390 milioni di euro l’anno. Diversi i possibili parametri di intervento per una classificazione del consumo: esistono parecchie differenze tra i diversi paesi europei, a seconda della cultura, delle consuetudini, ma anche delle caratteristiche territoriali e del clima. In Inghilterra non ci sono servizi igienici con più di 6 litri per scarico, essendo già proibiti per legge, mentre in Francia e Portogallo, avviene esattamente il contrario, con l’installazione di wc con almeno 6 litri per scarico. Sarebbe anche prevista una distinzioni tra “orinatoi” e “wc veri e propri”, con i primi naturalmente dotati di un flusso minore e i secondi di uno maggiore, individuato come non inferiore ai 5 litri. L’Unione Europea ci tiene comunque a rassicurare che non saranno fissati degli standard per gli scarichi dei wc, ma verrà data la possibilità al consumatore di poter scegliere il prodotto per il bagno più conforme a un determinato tipo di prestazioni, che verranno quindi definite chiaramente da etichette. Nonostante i possibili vantaggi ambientali che una regolamentazione di questo genere potrebbe portar, con dei wc “eco-friendly”, non sono in pochi a pensare come una regolamentazione dei flussi degli scarichi non sia un rischio di sperpero di risorse comunitarie, in un periodo di ristrettezze economiche per tutti i servizi.


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