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Week-ending (e Chiacchiere a Pasqua)

Da Maric740


Week-ending (e Chiacchiere a Pasqua)Venerdì è stata una giornata pazzesca: ho conosciuto Cinzia! Ma questo è avvenuto quasi a fine giornata, cioè prima di rientrare a casa da Bergamo e vedere un film con l’amico molto speciale a notte fonda. Prima dell’incontro con lei, sono stata nell’ordine: a fare le analisi del sangue all’alba (in coda un’ora davanti a 56 pensionati che non capisco proprio perchè debbano andarci in massa di mattino prestissimo), in banca a firmare delle carte, in macchina per andare in ufficio, in ufficio, in sala mensa per una degustazione di nuovi prodotti, in ufficio, ad un aperitivo in sala riunioni per un compleanno, dal parrucchiere. E dopo ciò ho incontrato Cinzia. Avevo talmente tante, ma tante cose da dirle che credo di esserle sembrata più matta di quanto possa avere intuito da questo blog. Il fatto è che questa bellissima donna iper-energetica, ti affascina al punto che ti sembra di conoscerla da sempre fin dal primo secondo. E poi la spontaneità, la mancanza della barriera, la spontaneità nell’accoglierti nel suo mondo e nella sua vita… Una volta in più mi trovo a riflettere sul fatto che se è così che la mia vita doveva andare, è andata veramente molto meglio del previsto. Meglio senza Vile (da un anno esatto), meglio senza le persone che mi hanno giudicata, meglio senza gli egocentrici-problematici uomini che mi sono passati davanti (col sogno di stare dietro, probabilmente). Sono andata a letto felice e contenta, venerdì notte, pronta per un week-end di gite e pranzi/cene con amici, anche se chiudendo gli occhi, sentivo il phon del parrucchiere, la voce di Cinzia, le bollicine dello spumante, la mia capa, il motore della mia macchina ed anche se ho sognato di andare in banca per un prelievo del sangue (che in fondo tra le possibili associazioni, era la più plausibile).

CHIACCHIERE

Lo so, ormai siamo quasi a Pasqua, ma perdonatemi. Non sarei io se poi a Natale non vi proponessi la Colomba. La ricetta è tratta da GialloZafferano.

50 gr di burro

500 gr di farina 00

1/2 bicchiere di grappa

3 uova intere e 1 tuorlo

vanillina

70 gr di zucchero

1 cucchiaino di lievito in polvere per dolci

zucchero a velo

abbondante olio per friggere

Ho messo farina e lievito nell’impastatrice, ho aggiunto il burro, le uova, lo zucchero e la vanillina, un pizzico di sale e la grappa. Ho impastato tutto per 10 minuti. Ho raccolto la pasta, ne ho fatto una palla e l’ho messa in frigo a riposare per 30 minuti. Una volta pronta l’ho divisa in 5-6 parti e le ho tirate una ad una a sfoglia, usando la macchinetta per tirare la pasta. Il sistema che ho utilizzato è identico a quello che prediligo per fare la pasta all’uovo: un paio di passate tra i rulli aperti al massimo, poi la chiudo a libro in 3 parti e la tiro inserendola dalla parte delle pieghe, chiudendo i rulli al foro 3 o 4. Ripeto un’altra volta e infine la tiro molto sottile, una parte anche utilizzando lo spessore minimo della macchinetta. E’ ovvio che si possono fare anche usando il matterello, ma io non sono mai riuscita a farle sottili al punto da risultare leggere, come invece avviene riducendo la sfoglia sottilissima con la macchinetta. Di volta in volta pronte le strisce di sfoglia, le ho tagliate in rettangoli larghi 8 cm e lunghi 12 con una rotella seghettata (la mia non funzionava granchè… mi chiedo ancora per quale ragione). Li ho incisi in due punti in senso verticale ed infine li ho fritti in olio ben caldo (tra i 160° e 180° C… eh eh, ho usato l’Igrill per regolare la temperatura dell’olio). Io uso un olio di mais noto e costoso e mi trovo sempre molto bene. Credo che su dolci come questi, la qualità dell’olio incida parecchio. Ho lasciato friggere le chiacchiere per mezzo minuto ciascuna, rigirandole e senza farle dorare. Le ho disposte su un vassoio e le ho cosparse con abbondant(issimo) zucchero a velo.



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