yarnbombing

Stavo camminando in citta’, per raggiungere un nuovo design hub che sta nascendo in Crown street – per ora’ e’ ancora in fieri, sara’ da pubblicare piu’ avanti – e mi sono imbattuta in questa installazione open air. Lo so: non e’ una novita’. Ma questa volta la crochet art di Chippendale (e’ un quartiere new age, o new art?) e’ un vero e proprio evento, Beams Festival (www.beamsfestival.com.au) coordinato da Patricia Casey (www.patriciacasey.com.au), un’artista multimediale che vive e lavora a Sydney. Pizzo, uncinetto, pompon, knotting e ricamo, tutto insieme, mischiato, unito e usato per rallegrare arredi urbani. Lampioni della luce, semafori, saracinesce, cassette della posta, architetture o alberi (grazie alla Tree Veneration Society). Un lavoro che unisce memoria, nostalgia e magia, per trasportare in un mondo surreale e fantasioso. Sicuramente allegro e divertente. Un progetto che trasforma la citta’ illegalmente, anche se poi il lavoro e’ stato riconosciuto e trasformato, appunto, in un evento, evento che ha visto Patricia coordinare un ampio gruppo di guerrilla knitters – vi dicono qualcosa: Guerilla Knitters Sydney, Terrific Tensions, Studio Artes Hornsby, e tante tante nonnine? – Colore, amore e calore. Bellissimo il cappottino tricottato sul tronco nudo e infreddolito di un albero in mezzo al traffico.