Magazine Salute e Benessere

Yoga e ciclo mestruale

Creato il 01 novembre 2013 da Simonellif

Lo yoga è stato ideato e tramandato da generazioni di uomini. Per cui, dal momento che le donne hanno iniziato a praticare principalmente dalla seconda metà del 1900, non sembra che ci sia un’antica tradizione sul tema.

Negli Yoga-sutra, Patanjali si guarda bene dal farne cenno, e anche gli altri testi tradizionali (i principali, almeno: Hatha Yoga Pradipika, Geranda Samhita, Siva Samhita), evitano accuratamente l’argomento, mentre non omettono indicazioni in tema di organi maschili e rispettivi fluidi.

yoga_woman2
Le mestruazioni possono essere considerate come la barba per gli uomini: la conferma di appartenere al proprio sesso ma anche una periodica seccatura. A differenza della barba, che può essere lasciata passivamente crescere diventando così, nella peggiore delle ipotesi, una seccatura per gli altri, le mestruazioni quando arrivano arrivano.

Durante il ciclo mestruale sono innanzitutto da evitare le posizioni invertite. Con l’esecuzione di queste asana, infatti, il flusso viene interrotto. Ciò non è un bene per la salute, perché nel lungo termine può causare fibromi, cisti ed endometriosi. Le stesse posizioni invertite, però, sono proprio da praticare non appena il flusso sia completamente terminato per le loro caratteristiche terapeutiche, di “pulizia” e di riequilibrio del sistema endocrino e riproduttivo.

Sono da evitare gli equilibri sulle braccia come Bakasana, gli archi indietro e le contrazioni addominali (come Navasana). In questo senso anche le posizioni in piedi non devono mai essere troppo intense per non creare tensioni sull’addome (e quindi possono essere effettuate, ma con supporto, come per esempio il muro).

Anche le torsioni vanno evitate tranne Bharadvajasana 1 e 2, Marichyasana 3 (che però va effettuata ruotando verso la gamba in Dandasana).

Quali posizioni possiamo fare?

• le posizioni sdraiate come Supta Virasana, Supta Bhaddakonasana, Matsyasana, tutte con supporto e Viparita Dandasana (con l’escargot o con i bolster incrociati) e Setu Banda Sarvangasana (con la panca ) che aiutano a energizzare e stimolare il cervello, la gabbia toracica, i polmoni, il cuore e mantengono l’equilibrio del sistema endocrino;

• le posizioni in avanti, con supporto, sia sotto la testa, sia sotto le natiche, perché in questa maniera si scende di meno e si ha meno compressione sull’addome (Adho Muka Virasana, Janu Sirsasana, Triangmukaikapada Pascimottanasana, Ardha Bhadda Padma Pascimottanasana, Marichyasana 1, Pascimottanasana, Parsva Upavista Konasana);

• le posizioni sedute come Bhadda Konasana.

Durante il ciclo il supporto è molto importante: esso ci aiuta a creare un buon assetto energetico evitando da una parte delle pressioni eccessive e creando dall’altra apertura e allungo. Il lavoro con le asana durante il ciclo deve avere il fine di ricreare uno stato di calma e distensione sia a livello fisico sia a livello neurologico.

Le posizioni in avanti, in particolare, soprattutto se effettuate con i supporti, quindi nella maniera più passiva, controllano le perdite abbondanti, rilassano l’addome e calmano l’agitazione delle cellule del cervello.

Controindicazioni:

yoga_woman4
Nel caso dello yoga, la controindicazione principale è una: evitare le inversioni, ovvero le posizioni in cui la testa si tiene a lungo sotto il livello del bacino. È una norma di prudenza che non è assoluta: la praticante esperta può tranquillamente fare tutte le posizioni che si sente di fare, tenendo però le posizioni invertite solo per poco tempo.

In pratica, se una praticante esperta vuole fare sirsasana oppure sarvangasana anche con le mestruazioni (se se la sente), tenga la posizione al massimo per tre-cinque cicli respiratori.

Consigli utili

Un consiglio che posso dare anche io (e che vale anche per gli uomini) è questo: se il corpo è stanco, se si sente un certo malessere, sospendere per un paio di giorni può essere utile.

Nella mia esperienza, per chi pratica regolarmente almeno quattro-cinque volte alla settimana come media, il fatto di saltare due o tre giorni, oppure diminuire la pratica per una settimana riducendola magari a due o tre saluti al sole, consente di riprendere con maggiore energia. Insistere per fare la propria pratica in modo completo potrebbe non essere quel che il corpo desidera.

Un’altra indicazione utile è questa: una posizione di riposo molto benefica per la zona genitale, per gli uomini, ma più in particolare per le donne in caso di mestruazioni fastidiose (o per prevenirle) è Supta Baddhakonasana.

Fonte 
Yoga e ciclo mestruale
Yogasutra
 
 

Republished by Blog Post Promoter


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :