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Youtubers, broadcasters e il mecenatismo 2.0

Creato il 12 giugno 2015 da Retrò Online Magazine @retr_online

Youtubers, broadcasters e innovativi sistemi di mecenatismo ci dimostrano come sia possibile combattere la crisi, finanziando al contempo arte e cultura

Una delle grandi rivoluzioni portateci da Internet in questi ultimi venticinque anni riguarda, senza dubbio, il campo dell’intrattenimento. La possibilità di vedere qualsiasi film ci interessi senza doverci alzare dalla poltrona, il libero accesso a qualunque brano musicale esistente e la possibilità di interagire con utenti che vivono dall’altra parte del mondo sono solo alcune delle cose che possiamo fare grazie al World Wide Web. Prendiamo, per esempio, YouTube: ogni minuto che passa migliaia di video, di qualsiasi genere e categoria, vengono caricati su questo sito, garantendo potenziali ore di intrattenimento per individui di ogni età. Cavalcando l’onda, c’è chi, di questa opportunità, ha fatto la propria fortuna: grazie al programma di monetizzazione introdotto nel 2007, YouTube garantisce, a coloro che decidono di firmare un contratto di partnership, una parte degli introiti derivanti dalle pubblicità inserite nei video. Questo vuol dire che maggiore è il successo del canale di un utente, maggiore è il guadagno che egli riceve. Ha così origine la professione dello youtuber, ovvero la persona specializzata nel creare contenuti video su YouTube. È incredibile pensare che Felix Kjellberg, giovane ragazzo svedese, conosciuto meglio con il nickname di “PewDiePie”, solo grazie ai suoi video comici sui videogiochi, sia arrivato a fatturare 8 milioni di dollari all’anno; eppure sono ormai tantissime le persone che vivono una vita agiata grazie a YouTube, che hanno trovato un lavoro senza averlo mai dovuto cercare.

Un percorso parallelo e altrettanto rivoluzionario l’ha avuto Twitch.tv. Nato come costola del sito Justin.tv, nel 2011, l’incredibile successo ottenuto da questo sito di streaming dedicato ai videogiochi l’ha portato a diventare, in pochissimo tempo, il quarto dominio web per mole di scambio di traffico dati negli Stati Uniti. Anche in questo ambiente è nata una professione nuova, quella del broadcaster, ovvero la persona che condivide contenuti multimediali in diretta dal proprio schermo. Laddove YouTube sfrutta la pubblicità per generare introiti, Twitch punta direttamente al portafoglio degli spettatori, dando loro l’opportunità di abbonarsi ai canali dei propri broadcasters preferiti per $5 al mese, ricevendo in cambio tutta una serie di vantaggi da poter utilizzare durante i live. La generosità degli spettatori, però, ha spinto i broadcasters ad aprire conti privati per poter ricevere eventuali mance che, incredibilmente, non mancano mai e non sono certo di piccola fattura: non è, infatti, raro assistere a donazioni di $50 o anche $100, come segno di apprezzamento di un canale. Non bisogna, tuttavia, vedere Twitch e YouTube come universi separati e in stretta competizione: molti youtubers, infatti, fanno spesso live su Twitch per arrotondare lo stipendio ed arrivare più facilmente a fine mese; allo stesso modo, molti broadcasters tendono a caricare le registrazioni dei propri live su YouTube, una volta che questi si sono conclusi.

Smarter

Smarter Every Day è stato uno dei primi youtuber a sfruttare il potenziale di Patreon

Nel 2013, Jack Conte, artista e youtuber, decide di creare una piattaforma che permetta di creare un rapporto più diretto e sicuro fra i nuovi creatori di contenuti multimediali e il loro pubblico. Viene così alla luce Patreon, sito che, strizzando l’occhio a Kickstarter, si pone l’obiettivo di portare il crowfunding anche in un ambiente meno ambizioso e commerciale. In cambio di prestazioni periodiche, le persone interessate ad un creatore di contenuti multimediali possono decidere di diventare suoi patron, ovvero patroni, mecenati, tramite un abbonamento mensile sullo stile di Twitch (di fatto uno stipendio, per chi lo riceve), ma con la differenza che si può scegliere quanto pagare e, in base alla propria generosità, si ha accesso a diversi premi ed esclusive. Questo esperimento si è rivelato essere un grande successo, non solo per youtubers e broadcasters, ma anche per tutta quella serie di artisti che, su siti promotori d’arte come DeviantArt e Newgrounds, si erano fatti un grande seguito di apprezzatori. Patreon è, dunque, un vero e proprio sito di mecenatismo 2.0, un’opportunità di lavoro per gli artisti e i nuovi intrattenitori del web, nonché un modo, per il pubblico, di finanziare direttamente questi personaggi e di poter seguire da vicino il loro lavoro.

Tags:broadcaster,DeviantArt,mecenatismo,Newgrounds,nuovi lavori,Patreon,Twitch,youtube,youtuber

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