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Yves Montand: Il riscatto di un “maccaronì”

Creato il 25 aprile 2011 da Ilsegnocheresta By Loretta Dalola

Yves Montand: Il riscatto di un “maccaronì”Protagonisti di “Ritratti”- Quando la vita è uno spettacolo in onda su Rai 3,  sono i grandi personaggi della cultura e dello spettacolo italiano. Attori, intellettuali e cantanti che hanno scritto la storia del nostro paese, interpretando pregi e difetti dell’identità italiana. Il programma è un omaggio a uomini e donne che hanno regalato al pubblico di tutto il mondo la loro sensibilità e il loro genio.

Tema principale  di questa puntata è  la storia di uno dei più grandi artisti francesi, nato a Monsummano Terme in provincia di Pistoia ed emigrato bambino in Francia, a Marsiglia, al seguito del padre Giovanni , contadino, che dopo il tentativo di aprire un’attività d’artigiano  per la produzione di scope in saggina, viene preso di mira dagli squadroni fascisti per le sue idee comuniste  e costretto, dopo numerosi ritorsioni,  alla  fuga dall’Italia.  A Marsiglia la famiglia inizia una nuova vita e  il piccolo Ivo Livi cresce come un “rital” (refugé italien), come un “maccaronì” (così i francesi chiamavano con disprezzo gli emigrati italiani) , la  determinazione e la sua passione per il canto e per il cinema lo porta sulle scene, con il nome di Yves Montand (nel ricordo di sua madre che lo chiamava dalla finestra per farlo rincasare: Ivo monta!), per diventare quello che tutto il mondo in seguito apprezzerà.

Yves Montand: Il riscatto di un “maccaronì”
Agli inizi i suoi spettacoli sono all’insegna delle acrobazie, delle canzoni, delle macchiette e dei salti che rappresentano gli ingredienti del suo successo. Alla gente piace e  spopola subito con quella sua aria da dinoccolato, la  musica, la verve   che lo portano  a Parigi, dove conosce Edith Piaf che darà una svolta alla sua carriera, riempiendogli  la vita d’amore e d’allegria e divenendo  sua compagna di lavoro e nella vita.

Dopo la drammatica esperienza della guerra, dove milita nelle file della Resistenza,  Montan, prende il volo fino a superare l’esperienza dei grandi chansonnier come Maurice Chevalier e Charles Trenet. La carriera dell’attore Montand è altrettanto prestigiosa, registi come Blasetti, Carné, Blistène, Clouzot, lo porteranno fino a Hollywood,  accompagnato da Simone Signoret, l’attrice che sposa a Saint-Paul-de-Vence nel 1951 e dalla quale si separerà solo nel 1985, anno della scomparsa della grande Simone-Dédée-Casco d’oro.

Ed è proprio a  Hollywood che approdando sulle scene di “Facciamo l’amore” con Marilyn Monroe  darà il via ad  una travolgente  e totale “liaison d’amour”, con la bionda sexy del cinema americano.  Solo la costanza e la comprensione di Simone riusciranno a riportarlo in Francia. E poi li unisce l’impegno politico. Pur essendo da sempre dichiaratamente di sinistra, nel 1968 si schierano contro i carri armati sovietici che invadono Praga e più volte, nel corso della loro vita, user

Yves Montand: Il riscatto di un “maccaronì”
anno la loro  immagine per portare avanti tante battaglie in difesa delle libertà.  Impegno politico tradotto sullo schermo anche nei film che Montand gira con Costa-Gavras, come Z, l’orgia del potere L’amerikano  e La confessione, con lo stesso fervore in cui credeva nella pace, accumunando in sintesi la difesa della democrazia e della libertà di qualunque popolo.

Celebre in tutto il mondo per aver portato al successo canzoni piene dell’aria di Parigi, dei grand boulevards, l’âme des poètes, muore nel 1991, restando per tutti un pò “maccaronì” e un pò “paté”!


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