La giornata poi è cominciata molto bene: mi sono svegliata senza più quelle ansie e quelle preoccupazioni di questi giorni, ricordandomi del mio intervento da educatrice ACR che feci a 16 anni a quella smania di ragazzini brufolosi su una storia letta lì per lì e non assolutamente studiata che mi fece guadagnare gli applausi generali ma sopratutto una sensazione di sicurezza e padronanza di me che mi stupì. Domani sarà sufficiente che ripeta la stessa storia, non preoccupandomi di qualcosa proprio come quel giorno di tanti anni fa coi ragazzini brufolosi. La chiave del successo infatti fu proprio quella.
Il trovare poi sullo scaffale un bigliettino di auguri scritto dal fratello ha contribuito a far cominciare questa giornata ancora più serenamente: non mi ha mai lasciato dediche scritte, nemmeno da piccolo, e il fatto che sopra vi sia "Per la Dott." mi fa ancora più piacere.
Spero davvero che la giornata continui in questo modo perché mi sento bene, in pace con il mondo, e non vedo l'ora di dimostrare a quel mondo di cosa io sia capace domani. Anche per chiudere finalmente questo portone che si è rivelato più pesante di quanto avessi previsto.