Pagg. 86-87: «Dalla rocca, inoltre, dipendeva la chiesa di Santa Maria della
Sorresca, per la quale l’Ordine pagava un canone annuale di trenta soldi al monastero basiliano di Grottaferrata, situata su una sporgenza che si protende nel lago costiero di Paola. Nel Medioevo questo lago costiero era collegato con il mare e quindi, per evitare che i pirati saraceni vi ormeggiassero le loro navi prima di effettuare le incursioni nel territorio circostante, i templari fortificarono la piccola penisola: scavarono un largo fossato, separandola così dalla costa, e alzarono un muraglione con un piccolo ponte levatoio in corrispondenza della strada che proveniva dalla terraferma».
Pag. 319: «A Sabaudia, in provincia di Latina, la chiesa templare era intitolata
a Santa Maria della Sorresca, il cui nome deriverebbe da surrexit, ossia “resurrezione” (dalle acque); si racconta infatti che alcuni pescatori recuperarono, dal fondo del vicino lago di Paola, una statua della Madonna col Bambino: sul luogo del miracoloso ritrovamento venne eretto l’edificio sacro».
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Fonte: (© 2010 – E. Valentini /Archivio Foto P&P)
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