Insieme a Michael J. Bassett, autore di Deathwatch (2002) e Solomon Kane (2009), sono considerati due dei cineasti più rappresentativi del cinema horror britannico d’inizio XXI secolo.
Sono Neil Marshall, regista di Dog soldiers (2002) e The descent-Discesa nelle tenebre (2005), e Christopher Smith, cui dobbiamo, invece, Creep-Il chirurgo (2004) e Severance-Tagli al personale (2006), dei quali 01 Home Entertainment lancia ora direttamente in dvd le ultime opere, ancora inedite in Italia.
Centurion, di Marshall, vede Dominic”Chicago”West nei panni del generale Virilus, il quale deve guidare i propri soldati nel cuore del territorio nemico per salvare l’ufficiale romano Quintus Dias alias Michael Fassbender, rapito dalla tribù dei Pitti.
Tra storia e leggenda, quindi, con la Olga Kurylenko del bondiano Quantum of solace (2008) nel ruolo di un’indigena che, fatta prigioniera dai romani, fa da guida al gruppo per raggiungere la destinazione, non sono certo azione ed abbondanti dosi di violenza e spargimenti di liquido rosso a mancare nei movimentati 97 minuti di visione volti a mostrare le vicende della legione romana IX Hispana, alla quale venne assegnato il compito di conquistare la Britannia.
Con trailer originale, bloopers, dietro le quinte e scene tagliate nella sezione riservata ai contenuti speciali.
Con trailer originale e un making of non sottotitolato quali extra, invece, decisamente più classico appare il film di Smith, Black death, ambientato nell’Inghilterra dell’Alto Medioevo.
Si parte infatti con una prima mezz’ora dedicata alla presentazione dei personaggi, tra i quali troviamo lo Sean Bean di Giochi di potere (1992) e il John Lynch di Sliding doors (1998), mercenari che, insieme ad un giovane frate, tra paese devastato dalla peste nera e villaggi disabitati, tentano di scovare un negromante, qualcuno in grado di riportare i morti in vita.
Soltanto dopo questa primissima parte cominciano ad esservi accenni di splatter, anche se, in mezzo all’abbondanza di dialoghi, è l’ultima mezz’ora quella più violenta, man mano che la legge del sangue e quella di Dio si scontrano, invitandoci inoltre ad apprendere che non c’è posto in paradiso per coloro che uccidono.
Francesco Lomuscio