Nel 2004, Daniele Ciprì e Franco Maresco gli hanno dedicato addirittura il documentario Come inguaiammo il cinema italiano-La vera storia di Franco e Ciccio, presentato fuori concorso presso la sessantunesima Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.
Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, all’anagrafe Francesco Benenato e Francesco Ingrassia, entrambi vantanti una filmografia costituita da oltre 130 titoli, rientrano sicuramente tra le coppie comiche più famose del cinema tricolore (e non solo).
Dopo averci offerto l’occasione di rivederli in alcuni dei “musicarelli” che ha ristampato su supporto digitale, 01 Home Entertainment continua a riscoprirli attraverso il lancio di otto nuovi dvd spazianti da un periodo all’altro della loro quarantennale carriera.
Si parte con Il giorno più corto (1963) di Sergio Corbucci, che, parodia de Il giorno più lungo (1962) con John Wayne e Sean Connery, dedicato allo sbarco in Normandia, racconta in chiave umoristica l’Italia della Prima Guerra Mondiale tirando in ballo ben 88 attori famosi, da Eduardo De Filippo a Totò, passando per Gino Cervi, Ugo Tognazzi, Stewart Granger, Virna Lisi e un giovane Tomas Milian.
Senza contare Raimondo Vianello, che troviamo anche ne I figli del leopardo (1965), sempre di Corbucci, nel quale, in aria di presa in giro de Il gattopardo (1963) viscontiano, i due comici siciliani vestono i panni di due vagabondi figli illegittimi di Maria Rosa (Franchi) e dello spiantato barone Fifì detto “il leopardo” (Ingrassia), che costringono alle nozze riparatrici.
E’ invece Bruno Corbucci a firmare Due bianchi nell’Africa nera (1970), che li vede impegnati a concedere anima e corpo a due inservienti di un circo e proprietari di uno scimpanzé che, entrambi innamorati della figlia del cacciatore Otto Kreuser alias Alfredo Rizzo, finiscono nei guai nell’Africa nera, dove incontrano anche un Tarzan incarnato dall’Herbert Silvester poi rivisto nell’esordio vanziniano Luna di miele in tre (1976).
Mentre Aldo Grimaldi, che già li aveva diretti in Nel sole (1967) e L’oro del mondo (1968) con Al Bano e Romina Power, è il regista di Franco e Ciccio sul sentiero di guerra (1969), che, nel porli nei panni di due soldati borbonici fuggiti in America e catturati da una tribù di pellirosse, coinvolge anche il futuro nonno Libero della tv Lino Banfi.
E torniamo a Bruno Corbucci con I 2 pompieri (1968), nel quale, innamorati della stessa ragazza, uno di loro fa credere alla donna che l’altro è già impegnato e prossimo al matrimonio; per poi passare a Storia di fifa e di coltello-Er seguito der Più (1972) di Mario Amendola, con un cast comprendente Ninetto Davoli, Fiorenzo Fiorentini, Lando Fiorini e Mario Carotenuto. Più che una continuazione – come il sottotitolo lascia intendere – di Er Più-Storia d’amore e di coltello (1971) con Adriano Celentano, una parodia nella quale Ciccio chiama il cugino Franco per sostituire il “capo” del quartiere Borgo, senza sapere che l’uomo, in realtà un fifone, riesce a sconfiggere qualche nemico solo quando indossa il magico copricapo appartenuto al suo predecessore.
Infine, è il solo Franchi ad interpretare Piedino il questurino (1974) di Franco Lo Cascio (in seguito divenuto famoso nell’hard come Luca Damiano) e Il giustiziere di mezzogiorno (1975), del già citato Amendola.
Il primo si basa sulla figura di un poliziotto pasticcione che fornisce incautamente preziose informazioni ad una banda che ne approfitta per compiere furti, contrabbando e perfino un sequestro di persona; mentre il secondo, come il titolo stesso lascia intuire, è la rilettura comica de Il giustiziere della notte (1974), con il protagonista novello Charles Bronson che, abbandonato dalla moglie e dalla figlia, provvede a vendicarsi in maniera esilarante di tutti i torti subiti.
Francesco Lomuscio