
Dall’Olanda un’idea suggestiva: istallare su case e auto tetti dotati di prato. Il motivo? Ricavare energia da un processo naturale conosciuto persino dai bambini: la fotosintesi clorofilliana.
La società olandese Plant-e, spin-off del dipartimento di tecnologia ambientale dell'Università di Wageningen, da cinque anni sta studiando un modo per ottenere elettricità dalle piante.
Le performance migliori per il momento sono ottenute nelle risaie ma il progetto prevede applicazioni su qualunque terreno. Infatti, durante il naturale processo di fotosintesi clorofilliana, ogni pianta produce materia organica: una parte è utilizzata per regolarne la crescita, una cospicua parte non può essere utilizzata dalla pianta e viene rilasciata dalle radici. Nel terreno dei microrganismi consumano questa materia, emettendo elettroni come prodotto di scarto. I ricercatori olandesi propongono di inserire degli elettrodi per sfruttare e trasformare in elettricità questi elettroni, “rifiuti” di un processo completamente naturale e sicuro per l'ambiente.
Ottenere energia in questo modo, sembrerebbe un’iniziativa eco-compatibile ed eco-sostenibile. Una tecnologia che potrebbe essere sfruttata anche per produrre elettricità da terreni contaminati e non adatti alle colture alimentari, producendo e creando valore anche da aree altrimenti non più produttive.
Orizzontenergia.it
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