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02 luglio 2013 - benvenuta "life medica".

Da Cris
02 LUGLIO 2013 - BENVENUTA

Automedica...termine importante e di grande effetto sicuramente...
Lo sentiamo nominare, nn spesso come il termine ambulanza, ma a volte li sentiamo associati insieme.
Ma ke cos'è l'automedica???
E' un mezzo, una macchina di solito, ke garantisce servizio sanitario sul territorio, formata sempre da un equipaggio di 2 o 3 persone (in rari casi), infermiere-autista e medico.
E' utilizzata x la maggior parte x gestire e supportare i codici 3, meglio conosciuti come codici rossi, dove il pericolo di vita è seriamente compromesso...o peggio ancora la vita è già assente.
Io personalmente ho iniziato qst splendido viaggio dal 2 luglio dello scorso anno, 2013, su un'automedica...o meglio...la "mia" automedica...la Lazio 15...uno scudo Fiat ke ho allestito e reso efficiente ed efficace e pratico x tutto il  nostro Team straordinario di infermieri e medici, e ke a tutt'oggi manteniamo sempre tale con un continuo lavoro di squadra.
Ricordo ke abbiamo prestato servizio tutte le notti x circa un mese e mezzo ininterrottamente, io e Angelo, il medico, prima di riuscire a turnare. Ricordo ke la quantità dei soccorsi è iniziata ad aumentare giorno dopo giorno, e ricordo bene il batticuore ke ci veniva ogni volta ke il cell di servizio squillava.
Ricordo ke la postazione ke ci era stata assegnata, e ke copriamo tutt'oggi, è qll intorno al Policlinico Umberto I-Eastman...zona a me prima praticamente sconosciuta!!
L'unica cosa certa era ke qnd ti chiamavano tu partivi, e continui a partire oggi, x andare a valutare una situazione sanitaria di grado elevato e importante, con patologie cardiache e/o respiratorie e/o neurologiche compromesse al punto di mettere in discussione la vita stessa dell'essere umano, motivo x cui era indispensabile la presenza sul posto di un medico.
Adulti, pediatrici, donne, uomini, x noi nn c'è limite di età nè di patologia, ti chiamano e tu devi andare, e soprattutto nn c'è margine di errore, nn te lo puoi permettere.
E fidatevi ke già "solo" questo presupposto incide in pieno sul nostro stato emotivo-psicologico...!!!
Nn solo, il rapporto ke si instaura con il medico ke sale a bordo con te e ke ci resta x un minimo di 12 ore di turno, è a dir poco "simbiotico".
Noi 2 ci dobbiamo amalgamare fino a diventare un'unica persona ke ragiona con un solo cervello, un solo cuore e due mani x intervenire.
Quando arriviamo sul soccorso, nn sempre c'è il tempo di ragionare o di comunicare il da farsi, la situazione deve essere chiara ad entrambi prima di subito.
Entrambi dobbiamo essere in grado nell'immediato di sapere quali farmaci devono essere somministrati subito, se è necessario eseguire un tracciato ECG a 4 o 12 derivazioni, incanulare un accesso venoso prima ke un'eventuale shock nella persona te lo renda impossibile, controllare tutti i parametri vitali x potersi fare un minimo un quadro generale della situazione in essere.
Noi nn abbiamo a disposizione mezzi come ecografi o macchinari x Rx quindi la valutazione si basa soprattutto su tutto ciò ke ci viene riferito da un parente o un conoscente ke si trova lì accanto in quel momento, ma nn è sempre possibile neanche qst purtroppo.
A volte c'è la possibilità di visionare una vecchia cartella clinica...ma anche no, soprattutto qnd il soccorso avviene su strada ad es.
Ricordo bene il primo soccorso in assoluto ftt la prima notte di servizio sulla Lazio 15....eravamo in 3, io, il medico e un collega ke mi stava facendo affiancamento x imparare a conoscere il mezzo, come attivare lampeggianti e sirene, prendere pratica con il vano guida sì, e il vano sanitario! Ricordo ke era prima di mezzanotte, il cell di serv squilla e la Centrale Operativa del 118 comunica:" Life Medica abbiamo un codice rosso. Ragazzo incosciente all'interno di un parco, BLS già attivata".
X un secondo il cuore mi si è fermato...ho pensato "sta succedendo davvero!"..."ke facciamo una volta arrivati sul posto??"...facevo mente locale e cercavo mentalmente di visualizzare tutto il vano sanitario x poter prendere immediatamente tutti i presidi ke mi sarebbero serviti, i farmaci, il monitor, il kit intubazione....nella testa il vuoto totale....nelle orecchie il suono delle sirene....negli occhi l'arrivo sul posto : il parco, l'ambulanza, un gruppo di ragazzi ke nel buio cercavano di farci strada fino lì...una panchina, un ragazzo forse nemmeno maggiorenne sdraiato x terra di fianco, siringhe ovunque...il tutto accaduto in meno di 3 minuti.
Lo giriamo supino, polso presente, circolo e respiro anche...overdose.
Alla luce delle torce prendiamo un accesso venoso e prepariamo una siringa con del Narcan da somministrargli per farlo riprendere...e ci ripetiamo continuamente di far attenzione a dove mettevamo i piedi e le mani x evitare di bucarci con una di quelle siringhe usate e sporche di sangue e droga.
L'effetto è immediato, è normale, il ragazzo si riprende subito....non parla italiano, e nemmeno inglese...non ha documenti con sè...non sapevamo di cosa si fosse fatto....praticamente nn sapevamo nulla!!
Nella penombra compilo la scheda di soccorso, obbligatoria x ogni singolo soccorso, con quel poco ke sò e cioè...a ke ora siamo arrivati sul posto, la BLS con la quale abbiamo ftt il rendez-vous, ke il paziente è sconosciuto, ke ha un'età biologica ke va tra i 15 e i 65 anni, il GCS iniziale e quello finale, i farmaci somministrati, segnalo la barriera linguistica, scrivo i parametri vitali...e mentre compilo il ragazzo si allontana contro il parere dei sanitari sul posto.
E tutto qst avviene in pochi minuti...sembrava un'eternità ma il tempo passato era davvero poco...tutto l'opposto dell'adrenalina ke ci correva nelle vene e ci faceva andare il cuore a mille!!!!
Neanche il tempo di razionalizzare l'accaduto e boom....squillo del cell..."Life Medica avete terminato? Abbiamo un altro soccorso, codice rosso".
...
Il buio piano piano inizia a sparire, l'alba inizia a fare il suo ingresso, sono passate 12 ore di servizio, nn ce ne siamo nemmeno resi conto.
Ci guardiamo...sorridiamo...la luce nei nostri occhi non era più la stessa...x qnt possa sembrare un controsenso eravamo pieni di forza...avevamo solo 12 ore di tempo x dormire, mangiare e fare una doccia xkè poi si ricominciava...di nuovo...con il turno successivo...di altre 12 ore...
...forse nn sembrerà normale...sò ke x alcuni nn lo è di sicuro ma...
...noi semplicemente...
...nn vedevamo l'ora di ripartire...
...e a distanza di quasi un anno...
...x ogni singolo giorno...
...lo spirito è rimasto sempre questo...
...sempre lo stesso...
...sempre felici e fieri di essere...
...operativi...e di...ripartire!!!

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