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02/04/2014 - La crisi non frena il consumo di suolo: lanciata una nuova App per segnalare le nuove "perdite di terreno"

Creato il 02 aprile 2014 da Orizzontenergia
02/04/2014 - La crisi non frena il consumo di suolo: lanciata una nuova App per segnalare le nuove

Non accenna a diminuire, anche nel 2012, la superficie di territorio consumato: ricoperti, negli ultimi 3 anni, altri 720 km2, 0,3 punti percentuali in più rispetto al 2009, un’area pari alla somma dei comuni di Milano, Firenze, Bologna, Napoli e Palermo.

In termini assoluti, si è passati da poco più di 21.000 km2 del 2009 ai quasi 22.000 km2 del 2012, mentre in percentuale si è ormai perso irreversibilmente il 7,3% del nostro territorio. Nonostante la crisi, è ancora record...

A dimostrarlo, anche la velocità con cui si perde terreno che, contrariamente alle aspettative, non rallenta e continua a procedere al ritmo di 8 m2 al secondo. Ma non è solo colpa dell’edilizia. In Italia si consuma suolo anche per costruire infrastrutture, che insieme agli edifici ricoprono quasi l’80% del territorio artificiale (strade asfaltate e ferrovie 28% - strade sterrate e infrastrutture di trasporto secondarie 19%), seguite dalla presenza di edifici (30%) e di parcheggi, piazzali e aree di cantiere (14%).

Forti gli impatti sui cambiamenti climatici: la cementificazione galoppante ha comportato dal 2009 al 2012, l’immissione in atmosfera di 21 milioni di tonnellate di CO2 - valore pari all’introduzione nella rete viaria di 4 milioni di utilitarie in più (l’11% dei veicoli circolanti nel 2012) con una percorrenza di 15.000 km/anno - per un costo complessivo stimato intorno ai 130 milioni di euro.

A segnalare l’avanzata del cemento a discapito delle aree naturali e agricole è l’ISPRA che, per la prima volta con un Report, ricostruisce l’andamento - dal 1956 al 2012 - del consumo di suolo in Italia.

L’indagine, la più significativa collezione di dati a livello nazionale, analizza i valori relativi alla quota di superficie “consumata”, fornendo un quadro completo del fenomeno. Il Report rappresenta un valido strumento per l’individuazione di strategie utili a contrastare le minacce dovute alle attività antropiche. E' solo attraverso la conoscenza dell’intero sistema e dei processi che lo governano che sarà possibile porre le basi per interventi concreti sulle cause del suo deterioramento ed alterazione.

Il Rapporto dell’ISPRA non si configura soltanto come raccolta di dati e informazioni validate, rese interoperabili e condivise, ma sarà un tassello fondamentale, con il contributo di tutti gli altri soggetti istituzionalmente preposti, per fornire una visione complessiva dei processi fisici, chimici e biologici che governano il suolo e l’ambiente nella sua totalità, a supporto di chi dovrà decidere e operare scelte in questi settori. [...]

Disponibile anche una App per segnalare nuove "perdite di terreno". I ricercatori hanno messo a punto un’applicazione per individuare nuove zone consumate. Attraverso uno smarthphone, basta inserire coordinate e foto per vederle subito on line sulla mappa dell’ISPRA (www.consumosuolo.isprambiente.it). [...]

>>> Quali sono le stime di consumo di suolo in Italia?

Fonte: Ispra


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