Questo quanto sottolineano gli esperti dell'IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) nella seconda parte del Quinto Rapporto pubblicato a Yokohama dal titolo "Cambiamenti climatici 2014: impatti, adattamento e vulnerabilità".
Secondo gli esperti dell'IPCC gli impatti dei cambiamenti climatici hanno già colpito l'agricoltura, la salute dell'uomo, l'acqua, tutti gli ecosistemi terrestri e marini e le risorse di molte popolazioni e la caratteristica più sorprendente è che gli impatti si fanno sentire dai tropici al polo, dalla piccole isole ai grandi continenti e dai paesi ricchi a quelli più poveri.
"Noi viviamo in un periodo di cambiamenti climatici prodotti dall'uomo - ha detto Vicente Barros del gruppo di lavoro II - ed in molti casi non siamo pronti ad affrontare i rischi che abbiamo già di fronte. Investire per una migliore preparazione può pagare dividendi sia per il presente che per il futuro".
Il Rapporto sottolinea anche come, per dare una risposta ai cambiamenti climatici, sia necessario fare delle scelte. La natura dei rischi è sempre più chiara, anche se, osservano gli scienziati, il clima continuerà a riservarci sorprese.
Il Rapporto in particolare individua le popolazioni, le industrie, gli ecosistemi di tutto il mondo più vulnerabili e sottolinea come i rischi siano legati a tre fattori: vulnerabilità (mancanza di preparazione), esposizione (persone o beni più esposti), sovrapposizione di rischi, e ciascuno di questi tre fattori può essere un obiettivo per azioni intelligenti capaci di ridurre il rischio.
Gli autori del rapporto sono stati 309 in rappresentanza di 70 paesi. Il Rapporto è composto da due volumi.
Il primo contiene il sommario per i decisori politici, il sommario tecnico e 20 capitoli che esaminano i rischi e le opportunità per ogni settore (risorse idriche, ecosistemi terrestri e marini, coste, risorse alimentari, aree urbane e rurali, energia, industria, salute e sicurezza, mezzi di sussistenza, povertà, ecc).
Il secondo volume, in 10 capitoli, fa un esame dei rischi regionali: le regioni prese in esame sono l'Europa, l'Africa, l'Asia, l'Australia, il Nord America, l'America centrale e meridionale, le regioni polari, le piccole isole e gli oceani.
Ad aprile sarà pubblicato la terza parte del Quinto Rapporto sulla mitigazione e ad ottobre la sintesi del Quinto Rapporto che sarà la base per il negoziato sui cambiamenti climatici che quest'anno si svolgerà a Lima.
Fonte: Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile
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