What happens in Vegas stays in Vegas, quello che succede su Instagram, invece...
Non so fare i biscotti e con tutta probabilità non imparerò mai ma la speranza è l'ultima a morire.E sicuramente uno stampo-unicorno aiuta.
Ciao Gary, ti capisco. Ti capisco riga dopo riga. Poi ne parliamo nella rubrichetta, magari.
Giretto al Wunder MRKT (i pelouches tristi sono un mio punto debole. Avrei voluto portare a casa quell'elefante solo per la tristezza che irradiava da ogni pelino di poliestere T^T)
e nuovi quaderni preferitissimi. (Si trovano qua, scegliere solo uno è impossibile).
Ohioja supporta la melina e la melina è contentissima. Io ancora di più.
Soprattutto se, dopo una giornata pessima, trovo a casa ad aspettarmi biscotti del genere.(Siano sempre santificati i biscotti, anche quelli del lato oscuro.)
Evidentemente quando metto piede in una libreria non perdo solo il senso del tempo ma anche la consapevolezza delle mie capacità. Giustifico solo in questo modo l'acquisto di una raccolta di racconti in giapponese che il mio A1 non mi consente non solo di leggere, ma nemmeno di prendere in considerazione. I mostri invece sono sempre ben accetti.
Realizzo di avere un problema con le gonne-gatto e uno ancora più evidente con il ferro da stiro
ma il mondo è di nuovo perfettamente in equilibrio quando trovo la macchina che gioca a nascondino davanti a casa. Anche Wes approverebbe.
Questa invece è una storia lunga. Ma lunga lunga. E anche un po' ridicola.Facciamo che ve la racconto per benino un'altra volta, dai.
(tutte le foto vengono da qua, chi l'avrebbe mai detto!)