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03/11/2014 - Polizze contro le calamità naturali: diventeranno obbligatorie?

Creato il 03 novembre 2014 da Orizzontenergia

Praticamente ogni anno in Italia dobbiamo far fronte a calamità naturali di vario tipo e di varia entità. Si passa dagli allagamenti, spesso in grado di danneggiare intere aree abitative ed industriali (pensiamo ad esempio a quanto accadde ad Alba in Piemonte negli anni 90), agli smottamenti (anche qui gli esempi non mancano, 5 Terre e messinese solo per citarne alcuni) ai terremoti.

I rischi a cui sono sottoposti gli immobili in Italia

Perché così tante calamità naturali nel nostro Paese? Ci sono due motivazioni di base. La prima è che l’Italia per quella che è la sua morfologia (vulcani e catene montuose in primis) è al momento classificata come la seconda nazione in Europa per rischio sismico. Quando poi non è la natura a far tutto da sola ci pensa l’uomo a creare dissesto attraverso disboscamenti e cementificazioni selvaggi che, seconda motivazione, portano l’Italia ad essere oggi il sesto Paese in Europa per quello che riguarda i rischi idrogeologici.

Rischi che purtroppo si tramutano spesso in vere e proprie tragedie che oltre a comportare un carico di vite umane schiacciate dai danni causati da tali eventi, rappresentano anche un importante costo per le casse pubbliche, chiamate ogni volta ad occuparsi della ricostruzione post disastro.

Si stima che ogni anno il nostro Paese spenda in ricostruzione circa 3 miliardi di euro; per intendersi, questa cifra è poco meno dell’equivalente della somma di tutti gli IMU pagati in Italia.

La convenienza di avere una polizza obbligatoria contro le calamità naturali

Forse è anche alla luce di queste considerazioni che l’attuale Ministro per lo Sviluppo Economico, Federica Guidi, sta pensando di rendere obbligatoria una assicurazione contro le calamità naturali per tutti gli immobili, civili ed industriali, presenti nel nostro Paese.

Questa polizza, per alcuni versi simile a quella per i terremoti, è già ampiamente utilizzata all’estero (ad esempio in Giappone, Stati Uniti e Francia), ha il vantaggio di essere piuttosto economica ma di fornire, qualora ce ne fosse bisogno (ovvero in caso di calamità naturale) un sostegno economico importante che andrebbe a tutto vantaggio sia dello Stato centrale che non dovrebbe più farsi carico al 100% degli oneri di ricostruzione, sia dell’assicurato.


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