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05/02/2015 - Auto a idrogeno: mito o realta'?

Creato il 05 febbraio 2015 da Orizzontenergia

Un combustibile molto più attuale di quanto spesso si creda?
A questo interrogativo risponde il nuovo studio di Cinque International
“La mobilità a idrogenoidrogeno
Primo elemento della tavola periodica, presente sulla Terra in forma combinata, soprattutto nell'acqua e nei composti organici. Esso è costituito da 3 isotopi: prozio (cioè l'idrogeno propriamente detto) per più del 99.9 %, il deuterio e il trizio. La forma molecolare dell'idrogeno (H2) dà origine ad un gas inodore, incolore, altamente infiammabile e molto più leggero dell'aria (ecco perché lo si trova in bassissime concentrazioni in atmosfera).
in Europa e nel resto del mondo”

 

La Mobilità a Idrogeno in Europa e nel resto de Mondo
Le politiche pubbliche adottate in Europa per contribuire alla decarbonizzazione dei diversi settori economici e alla tutela della qualità dell’aria nelle aree urbane stanno gradualmente riducendo lo scarto tra i costi dei veicoli tradizionali trainati da motori a combustionecombustione
Processo chimico esotermico (ovvero che comporta sviluppo di calore) in cui il combustibile si combina con l'ossigeno presente nell'aria oppure appositamente separato (comburente). La reazione di combustione avviene previo innesco localizzato (accensione).
interna e quelli più rispettosi dell’ambiente.

Tra questi ultimi figurano i veicoli che utilizzano come propellente l’idrogeno, mediante la tecnologia delle pile a combustibile.

 

Ma qual è ad oggi il differenziale di prezzo per l’acquisto di un’auto a idrogeno rispetto alle vetture tradizionali?

A parlarcene il Dott. Francesco De Luca ed il Dott. Roberto Francia

In merito al differenziale di prezzo delle vetture a idrogeno rispetto alle vetture tradizionali, nel rapporto spieghiamo che al momento è ancora alto, in assenza di produzioni di scala. D'altra parte, ad oggi esistono solo due modelli sul mercato (la Hyundai ix35 FC e la Toyota Mirai, la prima delle quali non è disponibile per la vendita diretta ai clienti finali, ma solo nel quadro di contratti di leasing per piccole flotte pubbliche o private), mentre nuovi modelli verranno commercializzati anche da altre case automobilistiche (Honda, Lexus, Daimler-Mercedes) nel biennio 2016-2017. 

Qui di seguito quanto scritto nel rapporto in merito alla Toyota Mirai, che è in vendita in Giappone dallo scorso dicembre:

La Mirai (“Futuro” in lingua giapponese) è la prima vettura alimentata a idrogeno ad essere prodotta in serie e ad essere messa ufficialmente in vendita per il grande pubblico.

La vettura, che ha una potenzapotenza
Grandezza data dal rapporto tra il lavoro (sviluppato o assorbito) e il tempo impiegato a compierlo. Indica la rapidità con cui una forza compie lavoro. Nel Sistema Internazionale si misura in watt (W).
di 154 cavalli, un’accelerazione da 0 a 100 Km/h di 9,6 secondi e un’autonomia di oltre 650 Km, è prodotta nella fabbrica di Motomachi, in Giappone, precedentemente adibita alla produzione della Lexus LFA. La fase di prove su strada della vettura, iniziata nel 2008, ha portato 100 prototipi a percorrere almeno 20 mila Km ciascuno nelle strade di Giappone e Stati Uniti, per un totale di oltre 2 milioni di Km. A seguito di tali prove, i tecnici della Toyota hanno concluso che la vettura é almeno 1,7 volte più efficiente di una vettura ibrida.

La Mirai è disponibile in Giappone dal 15 dicembre 2014 e sarà commercializzata in Danimarca, Germania e Regno Unito a partire dall’estate 2015, e negli Stati Uniti a partire dall’autunno 2015. Il prezzo di vendita sarà diverso a seconda dei mercati: in Giappone è equivalente a circa 49 mila euro tasse incluse, ma con gli incentivi governativi supera di poco i 35 mila euro; negli Stati Uniti sarà pari a circa 46 mila euro, ma anche in questo caso potrà scendere fino a circa 36 mila euro con gli incentivi disponibili a livello statale e federale; in Germania dovrebbe essere invece pari a 66 mila euro (IVA esclusa). Quanto alle vendite, l’obiettivo è quello di raggiungere le 400 unità in Giappone entro la fine del 2015, tra le 50 e le 100 vetture l’anno in Europa nei primi anni e non meno di 3 mila unità negli Stati Uniti entro la fine del 2017. Esistono tuttavia anche piani per l’utilizzo della vettura in leasing, comprensivi del costo del carburante. Quanto alla garanzia, sarà di otto anni o 160 mila Km. Toyota prevede di produrre fino a 700 unità entro la fine del 2015, aumentando in seguito la produzione in funzione dell’evolversi della domanda. L’obiettivo è arrivare a vendere decine di migliaia di unità in tutte le regioni del mondo dotate di infrastrutture di rifornimento entro il 2020.

Il nostro studio cita anche un celebre rapporto McKinsey, secondo il quale il costo totale legato al possesso ("total ownership cost") delle vetture a idrogeno nei segmenti C, D e J convergerà con quello delle altre propulsioni verso il 2025.

Qual è invece l’approccio italiano alla mobilità a idrogeno?

Lo studio affronta in dettaglio anche la situazione italiana e descrive le varie iniziative in atto per dotare anche il nostro Paese di un programma di lungo periodo per la realizzazione delle infrastrutture di rifornimento a idrogeno, che sono essenziali affinché il mercato possa effettivamente decollare. La cosa si rileva ancor più strategica, se si pensa al fatto che uno studio IEA di prossima pubblicazione prevede la circolazione di 40 milioni di vetture a idrogeno tra Italia, Germania, Francia e Regno Unito entro il 2050.

A quanto ammonta il giro di affari del settore?

Il giro d’affari di tale settore è stimato dagli esperti in consistente crescita nei prossimi anni e potrebbe raggiungere e superare nel 2030 l’ammontare di 60 miliardi di euro. E’ tuttavia evidente - ed è questa la conclusione dello studio - che solamente i Paesi che sapranno dotarsi fin d’ora di un organicoorganico
Aggettivo applicato a qualunque sostanza abbia origine animale o vegetale.
programma di sviluppo della mobilità a idrogeno per il futuro, realizzando anche i necessari investimenti infrastrutturali, potranno beneficiare delle ricadute industriali connesse allo sviluppo di queste nuove tecnologie e di concorrere fattivamente sia alla riduzione delle emissioni inquinanti generate dal sistema dei trasporti, in particolare nelle aree cittadine, sia all’abbattimento delle emissioni dei gas serra in atmosferaatmosfera
Involucro di gas e vapori che circonda la Terra, costituito prevalentemente da ossigeno e da azoto, che svolge un ruolo fondamentale per la vita delle specie, perché fa da schermo alle radiazioni ultraviolette provenienti dal Sole. Essa si estende per oltre 1000 km al di sopra della superficie terrestre ed è suddivisa in diversi strati: troposfera (fino a 15-20 chilometri), stratosfera (fino a 50-60 chilometri), ionosfera (fino a 800 chilometri) ed esosfera.
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