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07/05/2015 - GlobalChangeBiology a Expo2015 per salvare l'agrobiodiversità

Creato il 07 maggio 2015 da Orizzontenergia

ENEA a Expo2015 con GlobalChangeBiology: ricercatori italiani e USA alleati per salvare l’agrobiodiversità

Allarme ENEA, i cambiamenti climatici stanno moltiplicando le specie invasive che in Italia causano danni per un miliardo di euro l’anno.

A EXPO 2015 arriva uno strumento, nato da un’alleanza fra ricercatori italiani e statunitensi, per preservare la biodiversità nel settore agricolo, sempre più minacciata dai cambiamenti climatici, dall’utilizzo intensivo di prodotti chimici e dalla diffusione di specie esotiche invasive, come la cicalina, o di un temibile batterio, come la Xylella fastidiosa, che mettono in pericolo “gioielli nazionali” come vite ed olivo.

Earth and globe Si tratta di una tecnologia messa a punto nell’ambito del progetto GlobalChangeBiology [1], coordinato dall’ENEA e sviluppato in collaborazione con l’Università californiana di Berkeley e il consorzio scientifico no profit CASAS Global, presentata in occasione del convegno “Un mondo (bio)diverso: l’agrobiodiversità in un mondo che cambia”, tenutosi ieri a Milano presso l’Auditorium di Cascina Triulza.

La diffusione di specie ‘invasive’ che colonizzano territori lontani da quelli di origine, ha costi elevatissimi, circa dieci volte più alti di quelli dovuti ai disastri naturali.

Stime recenti della Coldiretti indicano che i danni da specie invasive alle colture italiane assommano a circa un miliardo di euro l’anno.

È il caso, ad esempio, della Xylella fastidiosa: negli oliveti è infatti piena emergenza per il batterio fitopatogeno, che potrebbe rappresentare una concreta minaccia per il patrimonio olivicolo nazionale e mediterraneo.

L’allarme nasce anche dal fatto che con il surriscaldamentosurriscaldamento
Raggiungimento di temperature critiche.
del clima e la globalizzazione, le specie invasive sono destinate ad aumentare: lo testimonia la crescente presenza di insetti tropicali e di vegetali dannosi nel Bacino del Mediterraneo, dalla zanzara tigre, all’alga killer che ha causato danni ingenti nelle praterie di Posidonia, fino alla Xylella che non era mai stata segnalata prima nella regione euro-mediterranea.

“L’ecosistemaecosistema
È l'insieme di tutti gli organismi viventi (animali e vegetali) presenti in un determinato ambiente e delle relazioni che intercorrono tra di loro e tra essi e il sistema fisico circostante.
agricolo – spiega l’agronomo ed entomologo ENEA Luigi Ponti – è composto da moltissimi elementi che interagiscono e questo lo rende assai complesso. Grazie alla nostra tecnologia basata su un software che simula il funzionamento di un ecosistema nei suoi elementi essenziali e secondo appositi scenari, per la prima volta è possibile intervenire su base scientifica quantitativa per affrontare le criticità determinate dagli stress intensi e molto rapidi a cui l’agroecosistema è oggi sottoposto”.

Nello specifico, il software consente di tracciare una mappa del rischio costituito dagli insetti invasivi, ossia di valutarne la diffusione e di quantificarne il danno potenziale a livello territoriale, sulla base di modelli che simulano le dinamiche di colture e specie infestanti in relazione a comportamenti, fisiologia e condizioni climatiche.

Fonte: ENEA


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