Il primo maggio è da sempre la festa del lavoratori e del lavoro, tranne per una piccola parentesi in cui la spostarono. Oggi come oggi, si sprecano le battute e le vignette sul fatto che c’è poco da festeggiare, perché del lavoro non ce n’è.
So che è difficile guardare avanti e sperare in quello che sembra non arrivare mai. E se da un lato abbiamo una parte della popolazione, sempre più piccola, che non se ne accorge perché il lavoro ce l’ha, dall’altra abbiamo la maggioranza che lavora come precario o non ha addirittura un reddito.
Ora, da queste righe in poi se qualcuno potesse sentirsi offeso, premetto che ci sarà una canzone che per me rappresenta bene la classe lavoratrice.
La canzone è di Paolo Pietrangeli, si chiama Contessa e metterò il video della cover fatta dai Modena City Ramblers. Se per qualche motivo vi urta, vi invito a non proseguire.
Il testo è abbastanza chiaro, credo, e tratta il tema delle lotte operaie di quasi quarant’anni fa, e che presto o tardi potrebbero tornare necessarie, anche se credo che la letargia in cui siamo caduti dagli anni ’90 in poi, non farà avverare ciò a breve. Finché una palla rotola e due pezzi pane ci sono ancora, la gente non si muoverà facilmente.
Comunque sia, buon Primo Maggio a tutti, e prima di lasciarvi con il testo e la musica, scrivo una citazione di Bartolomeo Vanzetti:
Io voglio: un tetto per ogni famiglia, del pane per ogni bocca, educazione per ogni per ogni cuore, luce per ogni intelligenza
Dovrebbe essere compresa nello statuto dei lavoratori…
Contessa
“Che roba Contessa all’industria di Aldo
han fatto uno sciopero quei quattro ignoranti
volevano avere i salari aumentati
gridavano, pensi, di essere sfruttati
e quando è arrivata la polizia
quei quattro straccioni han gridato più forte
di sangue han sporcato il cortile e le porte
chissà quanto tempo ci vorrà per pulire.”Compagni dai campi e dalle officine
prendete la falce portate il martello
scendete giù in piazza picchiate con quello
scendete giù in piazza affossate il sistema.Voi gente per bene che pace cercate
la pace per far quello che voi volete
ma se questo è il prezzo vogliamo la guerra
vogliamo vedervi finir sotto terra
ma se questo è il prezzo l’abbiamo pagato
nessuno più al mondo deve essere sfruttato.“Sapesse Contessa che cosa m’ha detto
un caro parente dell’occupazione
che quella gentaglia rinchiusa là dentro
di libero amore facea professione.
Del resto mia cara di che si stupisce
anche l’operaio vuole il figlio dottore
e pensi che ambiente che può venir fuori
non c’è più morale, Contessa.”Se il vento fischiava ora fischia più forte
le idee di rivolta non sono mai morte
se c’è chi lo afferma non state a sentire
è uno che vuole soltanto tradire
se c’è chi lo afferma sputategli addosso
la bandiera rossa gettato ha in un fosso.Voi gente per bene che pace cercate
la pace per far quello che voi volete
ma se questo è il prezzo vogliamo la guerra
vogliamo vedervi finir sotto terra
ma se questo è il prezzo l’abbiamo pagato
nessuno più al mondo deve essere sfruttato.Ma se questo è il prezzo l’abbiamo pagato
nessuno più al mondo deve essere sfruttato.