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Ciao,
stai per scoprire quanto corpo e mente siano legati
e come, attraverso 10 azioni tu possa influire in
modo significativo sul tuo cervello...sei pronto?
Tranquillo “nulla di magico” se ricordi gli studi
sul “come sé” e sulla “emboided cognition”. Più
o meno 2 anni fa ho iniziato a parlarti di un libro
che raccoglieva questi studi “Rip it Up” di
Richard Wiseman. Oggi vedremo la summa
dei suoi esperimenti...
Sei riuscito ad ascoltarlo? Se mi segui da un po'
di tempo di certo avrai ritrovato alcuni studi di cui
abbiamo già parlato in passato. Infatti Wiseman
non ha fatto altro che raccogliere tutti gli studi
più interessanti ma soprattutto pratici, per mettere
in mostra il potente legame che esiste fra corpo,
mente ed ambiente. E come questi 3 fattori si
influenzino vicendevolmente...
...questa influenza è qualcosa che si conosce ad
un livello implicito da sempre. Ed il tutto si può
tranquillamente riassumere dicendo che quando
“agisci come se” stai attivando quelle parti del
tuo corpo che ti fanno avvicinare a quel modello
che stai “imitando”. Per cui se vuoi sentirti più
forte, ti basta atteggiarti a più forte, ed ecco che
il tuo corpo inizia a farti sentire davvero più
forte.
“Quindi Genna si tratta solo di convinzioni?” Non
esattamente, si di certo la “convinzione di base” è
importante, ma questi studi ci dimostrano che il
lato cognitivo spesso non serve. In altre parole,
anche se non sei convinto di essere forte, ma ti
“atteggi a forte” diventi davvero un po' più forte.
Ciò che t'invito a fare non è il convincerti sempre
di più che “sei forte”...
...ma l'utilizzare gli aspetti fisiologici (il tuo corpo)
per attivare determinate risorse interiori, anche se
tu non ci credi minimamente. Wiseman, al termine
del suo libro riassume 10 di questi “trucchetti”
per poter attivare la maggior parte delle abilità
che ci sono care nella crescita personale, come
la motivazione, la persuasione, la negoziazione,
la procrastinazione ecc.
Tutto chiaro? Ora arriva la parte leggermente più
complessa legata ad un concetto per me davvero
importante: evita di usare queste tecniche come
se fossero degli antidoti. Lo so che è paradossale,
se ora vuoi diventare più motivato, prendi uno di
questi esercizi, lo metti in pratica e di colpo inizi
a sentirti maggiormente motivato. Si è vero e
funziona assolutamente ma bisogna stare
attenti a...
...evitare di usare queste tecniche per contrastare
emozioni negative. Non solo perché come sempre
ti avviso che qui non facciamo psicoterapia ma
soprattutto perché a lungo andare non funziona
se lo usiamo come “contro ancora”. Tempo fa ti
ho parlato di questo concetto che smonta un po'
il pressapochismo di chi usa tecniche che hanno
origine cognitivo-comportamentale come la
PNL...
...peccato che nessuno ti abbia raccontato come
funzionano le nostre emozioni, o meglio come si
dovrebbe lavorare con le emozioni quando si ha
intenzione di “contrastarle” o “modularle”. Se
sei curioso di capire questa regola, ascolta di
nuovo il podcast, perché ti spiego per filo e per
segno che: “si puoi contrastare le emozioni
negative con un gesto che attivi una emozione
contraria...
...ma è fondamentale usare (come contro ancora)
emozioni di base e MAI emozioni secondarie.
Se vuoi sapere il perché lo scopri nuovamente nel
podcast, e tieni presente che solo questo consiglio
ti porta 1000 anni luce in avanti rispetto a chi
pensa che con un “collasso delle ancore” possa
fare chissà quali miracoli. Il comportamento ha
delle regole che sono state scoperte più di un
secolo fa e sono ancora valide.
Dopo questo “pippone teorico”, vediamo insieme
i 10 congili di Richard Wiseman (Nb. Naviga fra i
link che vedi, trovi molti approfondimenti):
1) Motivazione: tirami e spingimi... spingere via da
te un oggetto contribuisce a renderlo peggiore e
disgustoso. Se non vuoi evitare di mangiare qualcosa
che potrebbe farti ingrassare e che però è presente
sulla tavola. Spingilo fisicamente via da te, questo
aumenterà il tuo “disgusto” nei suoi confronti. Lo
stesso funziona al contrario, vuoi assumere più
legumi, spingili vicino a te.
Attenzione non si tratta solo di un effetto vicino e
lontano, come nella regola dei 20 secondi di cui ti
ho già parlato, ma del fatto che il tuo cervello
utilizza qui gesti per etichettare le cose come
piacevoli o spiacevoli. Qui trovi uno studio
molto simile...
2) Dieta...usa la tua mano non dominante: quando
mangi con la tua mano non dominante stai facendo
qualcosa di inusuale ed il tuo cervello lo percepisce.
Questo ti costringe a portare maggiore attenzione alle
tue azioni e questo ti distoglie a sua volta dalle seghe
mentali che ti fanno strafogare senza pensare a ciò
che mangi. Secondo i ricercatori si mangia di meno.
3) Forza di volontà e tensione: Aumentare la tensione
muscolare aumenta la tua forza di volontà. La prossima
volta che vuoi evitare di fare qualcosa, stringi fra le
mani una pallina, tendi i muscoli delle braccia o delle
gambe. In questo post trovi altre 10 "posizioni" che ti
permettono di aumentare questa attivazione corpo
mente.
4) Persistenza...stai seduto dritto ed incrocia le braccia:
ahahah al contrario di tanti detrattori che pensano non
si debba mai incrociare le braccia...alcuni studi hanno
provato che se vuoi aumentare la tua persistenza in un
compito, incrociando le braccia, diventi più persistente
e tenace nel tuo compito.
5) Autostima...posizioni di potere: tempo fa ti ho
mostrato una carrellata di posizione del potere. In
poche parole se vuoi avere più autostima comportati
come se l'avessi già. Quindi cammina con la testa
ben dritta, le spalle aperte, con il collo in vista...se
sei seduto, mettiti comodo all'indietro, occupa
spazio con il tuo corpo, come si dice, pancia in
dentro e petto in fuori.
6) Procrastinazione...parti:...per superare la
procrastinazione, cioè l'incapacità di iniziare a fare
qualcosa. Inizia semplicemente ad interessarti di
quella azione come se dovessi proprio farla...
studiala, osservala e fai dei piccoli progetti.
Passando solo qualche minuto a pensare come
fare la prima parte di ciò che dovrai fare...
...e facendo qualche progetto mentale, inizierai a
sentire il desiderio di portare a termine quella
specifica azione...forse sfruttando l'effetto
Zeigarnik..
7) Creatività...muoviti fuori dalla scatola: se vuoi
nuove idee, fai come una gran parte dei geni della
storia...fatti una passeggiata in un luogo nuovo o
anche conosciuto, l'importante è che la camminata
non sia lineare ma a zig zag ed imprevedibile. In
caso questo non funzionasse, prova ad agire come
se fossi già un artista, dipingi, scolpisci, fai
qualcosa di artistico.
8) Persuasione: il mio caro amico Manuel dice che
utilizzo da sempre questa tecnica inconsapevolemente.
Quando voglio che qualcuno risponda positivamente
ad una mia domanda, annuisco io per primo. Secondo
la ricerca chi annuisce, anche in modo impercettibile,
aumenta la probabilità che la controparte dica di si,
guidata dal suo comportamento. Negli studi questi
cenni erano a volte anche davvero minimali...
Manuel, da ottimo analista del comportamento, mi ha
sempre fatto notare questa mia dote innata...ne
approfitto per ringraziarlo ancora.
9) Negoziazione: Quando la gente si percepisce connessa
con le altre persone si percepisce anche più calda. Per
questo, in una giornata d'inverno, scaldare la controparte
con un buon the può essere una strategia vincente di
negoziazione. O anche semplicemente fargli trovare
un ambiente caldo e soprattutto comodo. Infatti chi
negozia su una sedia morbida sembra essere più
morbido.
10) Senso di colpa: Se hai fatto qualcosa che ha
scatenato in te un senso di colpa, magari stupido,
cioè senza ragione...lavati le mani e o fatti una
bella doccia. Come ti ho già raccontato in passato
lavarsi ha davvero un effetto anche sulla coscienza...
forse lo sappiamo da sempre con il detto “se ne è
lavato le mani”... evita di farlo troppo o potrebbe
diventare un'ossessione.
Fra i vari aspetti del “come sè” di cui non ti ho
parlato (me ne sono dimenticato;)) è il super
noto “effetto placebo”. Qui su psinel trovi una
valanga di post su questo argomento, uno di
questi parla delle ricerche di Benedetti che
in Italia è un ricercatore all'avanguardia su
questo tema. Qualcuno potrebbe pensare “ma
Genna guarda che l'effetto placebo funziona
anche e soprattutto grazie all'incosapevolezza
del soggetto”...
...anche questi esercizi funzionano così, o meglio...
i consigli che hai appena ascoltato sono stati presi
da sperimentazioni su “soggetti ignari”. In altre
parole: non hai bisogno di credere a qualcosa o in
qualcuno affinché queste tecniche funzionino. Si
tratta di semplici “attivatori fisiologici” di stati
mentali. In realtà ad ogni azione corrisponde un
feedback al cervello...
...potrei parlarti per altre 2 ore di questo tipo di
“collegamento mente-corpo” ma credo di aver
parlato e scritto davvero tanto e visto che pochi
coraggiosi arriveranno fino a questo punto del
post...t'invito come sempre a farmi sapere la tua
opinione e a lasciarmi un tuo “mi piace”.
A presto
Genna