Scritto da Nina Catalano
Oggi sempre più giovani trascorrono interi pomeriggio davanti al pc nel vano tentativo di trovare un lavoro, inviando curriculum alle aziende che il più delle volte lo cestinano.
Allo stesso modo, oggi più che mai, molte aziende sono alla ricerche di giovani qualificati, e spesse volte, sono costretti a cestinare i curriculum che appaiono inappropriati. Un paradosso reale.
Numerosi studi condotti da psicologi qualificati nel settore risorse umane, da nord a sud, stanno cercando di capire i motivi secondo i quali, un curriculum viene cestinato rispetto ad un altro. E’ grazie a questo contributo che è possibile stabilire una classifica ben dettagliata delle regole fondamentali per realizzare un curriculum che non venga cestinato
ALLA BASE TROVIAMO:
1) la cura per i dettagli
2) la presenza online
3) la coerenza del cv in base alla posizione richiesta in azienda.
A seguire, ecco alcuni dettagli che faranno del vostro cv, quello giusto:
Attenzione all’email: Entrare nel mondo del lavoro comporta alcune rinunce, come la rinuncia alla mail storica, quella con un nickname davvero infantile. Il mondo del lavoro è professionalità e molta forma, spesse volte a scapito anche della stessa sostanza. Prediligete quindi gli indirizzi email che abbiano il vostro nome e cognome, senza giri di parole.
Lunghezza del Cv: una strana pratica ha fomentato negli anni la convinzione che più i cv fossero lunghi, più il candidato sarebbe potuto essere quello giusto. Purtroppo non è affatto così. Il candidato dovrebbe riuscire a riassumere in una/due paginette di Word, tutti i dati anagrafici e professionali. Il curriculum che sfora le 5 pagine, è da considerarsi appropriato, se e solo se, il candidato detiene 10 lauree e 5 master internazionali.
Ricerca in Google: pensate che una azienda interessata al vostro curriculum non passi due secondi a cercare il vostro nome su Internet? E se dovesse uscire da You Tube, quel video che non dovrebbe uscire?
Abbiate anche cura di fare un buon utilizzo dei Social Network: la ricerca sul vostro conto potrebbe passare da Google ai Social Network e non necessariamente se avrete a che fare con un agenzia che si occupa di servizi in rete.
Non inviate un curriculum se non siete ancora registrati su LinkedIn
Spesse volte non si conoscono gli strumenti, e LinkedIn è proprio uno strumento valido per l’inserimento nel mondo del lavoro. Avere un profilo su LinkedIn con una foto che si rispetti, equivale a lanciare un chiaro segnale di attenzione ai dettagli che non tutti hanno.
Descrizioni di attività svolte del tutto incomprensibili e sgrammaticate
Spiegate ciò che sapete fare senza necessariamente fossilizzarvi con frasi tipo: “disbrigo pratiche burocratiche” che non servono assolutamente a nulla. E poi, abbiate cura di attivare il controllo grammaticale del documento in Word per evitare inutili ed imbarazzanti errori di sintassi.
Infine c’è il FATTORE X che consiste nel carattere e nel modo di pensare dell’addetto al recruiting che non può essere analizzato.
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