10 Paradisi terrestri che scompariranno
11 gen 2011 Lascia un commento
by scriviamocisu in Luoghi, Saperi e Identità Tag:Africa, alaska, alpi, australia, bangladesh, cambiamenti climatici, desertificazione, ghiacciai, glacer national park, grande barriera corallina, innalzamento livello del mare, maldive, patagonia, problemi ambientali, sahara, Venezia, viaggio
Si parla sempre più spesso di cambiamenti climatici, di surriscaldamento del pianeta, di problemi ambientali… A quanto pare la terra è in pericolo e la causa di tutti i suoi problemi siamo proprio noi. Noi con la nostra tecnologia, con il nostro sfruttamento senza valutare le conseguenze, con il nostro sovrappopolamento. Innalzamento del livello del mare, desertificazione, monsoni torrenziali,oceani che si innalzano e si acidificano, ghiacciai che si sciolgono. Qualche mese fa ho letto il titolo sulla home page di libero: ‘I 10 posti da vedere prima che spariscano’. Articolo simile poi è uscito su Focus. Forse allora dobbiamo pensarci sul serio…


Anche un’altra meraviglia vicino a noi potrebbe sparire entro il 2050: i ghiacciai delle Alpi. Nell’ultimo decennio sono arretrati di circa il 10% all’anno.


Così succede in Patagonia, terra ricca di ghiacciai. Si parla che nel giro di cinquant’anni il paesaggio cambierà radicalmente.

Se da una parte i ghiacci si sciolgono e il livello del mare si innalza, dall’altra, il surriscaldamento del pianeta crea problemi molto diversi. E’ il caso dell’Africa sub sahariana che vede la sua terra scomparire mangiata dall’arido deserto del Sahara, 800 metri al mese. Entro qualche decina di anni l’Africa del nord potrebbe scomparire.

Anche il sud dell’Australia il discorso è uguale a causa della forte siccità e dai conseguenti incendi.

Pericolo di incendi e di siccità anche per la selvaggia tundra artica dell’Alaska, minacciata dell’innalzamento delle temperature.

E come dimenticare ciò che di più bello e delicato c’è al mondo? La Grande Barriera Corallina al largo della costa del Queensland, nell’Australia nord-orientale. E’ la più grande barriera di corallo al mondo, costituita da oltre 2900 barriere singole e da 900 isole. L’innalzamento delle temperature dei mari, l’inquinamento dell’acqua, l’acidificazione degli oceani e i continui cicloni stanno distruggendo in pochi decenni ciò che la natura ha costruito in 8000 anni. Gran parte di questo sistema è protetto dal Parco Marino che limita l’impatto umano provocato da sovra sfruttamento e turismo.

E non possiamo non citare le Maldive, arcipelago dell’Oceano Indiano che rischia di essere completamente sommerso dal mare.

Ultimo, ma non per ordine di gravità è il Bangladesh, con i suoi inverni miti, con la stagione calda e umida e la stagione del monsone che sempre più spesso scatena inondazioni, cicloni tropicali, tornado e mareggiate. Se l’acqua del mare si innalza di un metro, la regione verrà inondata di circa 50%.





