Dopo molto viaggiare in lungo e largo, e aver vissuto anni in Israele sotto ogni status, da turista, a studente, a nuovo immigrato, a residente, ho il mio personale decalogo di sopravvivenza.
La nazione è splendida, il tempo quasi ideale, ma se non la si prende con il piede giusto diventa difficilina, ecco la mia lista:
- Non chiedere mai i prezzi ai mercati. Primo vi fregano chiedendovi il doppio, secondo non è la mentalità locale.
- Compratevi un GPS. Gli israeliani sono i peggiori nel dare le indicazioni stradali, “Sinistra, destra, dritto, mai un nome, un riferimento ……..
- Contante! Qui usano il contante più della carta di credito. Dotatevi di banconote al di sotto dei 100 Sheqel, sono pessimi a darvi il resto.
- Ignorate le notizie locali. Se non leggete i giornali più di una volta a settimana vivete molto meglio.
- Casual mon Amour! Dimenticatevi di essere eleganti, al massimo quello che ci si mette il venerdì a lavoro. E poi fa un caldo …..
- Imparate ad alzare la voce. Quando ci vuole ci vuole. Se fate i timidini siete finiti.
- Mangiate locale. Adeguatevi alla dieta araba/mediorientale mediterranea, vi conviene economicamente e per il clima. E poi la pasta la fanno sempre scotta ……..
- Fatevi amico un israeliano. I migliori che si possano mai avere. Si fanno letteralmente in quattro, anche se pensano sempre sotto sotto che siete un po’ “tonti” alla fine non siete “sabra”
- “Kefetz Kashud”. Pacco Sospetto. Il momento di farvela alla larga.
- Godetevi Israele. Poco smog, traffico, niente inverno, bei ragazzi/e, mare, arte e buona tavola. Mettete da parte la politica e godetevi una nazione in cui si vive molto bene e ci si diverte come matti.