particolare, impegnativo, lento e a tratti difficile da capire.
che è bello ce se ne rende conto alla fine. ma è bello.
scritto durante il suo auto-esilio, qualche anno dopo aver scoperto di avere il cancro, curato, contenuto ma poi nuovamente risbocciato, l'autore racconta la sua ricerca per il vivere sereno, in pace con se stesso e il mondo circostante, ma siamo davanti a un cercare quasi disperato, lontano da casa, dalla famiglia, quasi, appunto, in esilio.
è un libro di coraggio, anche.
decidere alla fine di non voler infierire sul corpo per cercare forse l'ultima cura, andando con pace incontro alla morte: in qualsiasi momento sarebbe venuta, sarebbe andato bene.
magari da leggere quando si ha tanto tempo da dedicargli e pochi impegni a cui tener fede (ovvero solo in ferie, praticamente!).
adesso, necessitando di leggerezza, sul mio comodino c'è Vita con Gio' di Guareschi, "rubato" dalla libreria di campagna di mio zio Alberto (gli zii hanno sempre a che fare con i libri...).
amante dei suoi Don Camillo, mi sono incuriosita quando l'ho visto e già ieri l'ho cominciato.
Love,
MC