Quando le proposero di fare quel tipo lavoro, di diventare cameriera, non si tirò indietro anche se non era affatto convinta. Correva l’anno 1940. Lei aveva 26 anni. Oggi, ben 74 anni dopo, coi suoi 100 anni di età compiuti e festeggiati da poco, Dolly Saville – oltre ad essere il simbolo nonché il vanto del The Red Lion Hotel dove lavora, a Wendover, in Inghilterra – è a tutti gli effetti la cameriera più anziana del pianeta. Sì, perché per la vivace nonnina le candeline contano ovviamente, ma il lavoro – parole sue – conta di più; lavoro dove continua dunque a recarsi regolarmente ancora oggi ben tre giorni a settimana. Senza saltare neppure, incredibile ma vero, un singolo turno.
«Adoro il mio lavoro e mi piace la gente – ha spiegato a chi le chiedeva ragione della scelta di lavorare ancora - mi fa andare avanti ed è meglio che stare seduti. Non pensavo che sarei stata qui per così tanto tempo, ma ho amato ogni minuto. La mia famiglia continua a chiedermi se voglio smettere, ma non ho intenzione di andare in pensione. Il mio capo è adorabile, e se mi chiedesse di fare un turno in più, accetterei». Non ha fondato imperi economici ed avrebbe tutta l’età – oltre che il diritto – di riposarsi. Eppure continua, con passione e tanta umiltà, il suo mestiere. Si stima abbia servito oltre 2 milioni di boccali di birra. Ma è ancora disponibile, se serve, ad «un turno in più». Il buon Dio le ha donato tanta salute, ma lei, Mrs Saville, dona a tutti un esempio. Un esempio vero.